In Val Senales si stanno allenando in questo periodo tante nazionali tra le quali anche Russia e Svezia femminile. I media svedesi hanno seguito ovviamente la loro nazionale e in Italia hanno potuto così incontrare Markus Cramer, allenatore della nazionale russa, con il quale sono tornati a un episodio che nella passata stagione non è passato inosservato, il finale della sprint di Quebec City, quando la russa Belorukova ha perso il controllo lanciando un bastoncino contro Frida Karlsson.
L’allenatore tedesco della Russia, però, non è d’accordo e in qualche maniera ancora difende la sua atleta, come affermato all’Expressen: «Il problema è che né la giuria né la tv vide ciò che Frida Karlsson fece a Belorukova in precedenza. La mia atleta era stata colpita dal bastone della svedese ben due volte. Nella prima occasione Belorukova la colpì sul collo, nella seconda addirittura sull’occhio ma per fortuna aveva gli occhiali, altrimenti avrebbe rischiato di diventare cieca». Cramer ha ammesso che in ogni caso Belorukova non avrebbe dovuto agire in quel modo: «Si, dissi a Julia che non doveva reagire in quel modo, nonostante ciò che aveva fatto Karlsson in precedenza. Mi auguro che anche gli allenatori svedesi abbiano parlato con Frida di quanto fatto. Capisco che la svedese è giovane ed era la sua prima stagione in coppa del mondo. Deve crescere e capire che in pista non è da sola».
Proprio la Russia ha spinto affinché cambiasse il regolamento, portando la FIS a inserire dei giudici anche a bordopista per catturare quanto accade lontano dalle immagini: «Bene ci sia questo cambiamento. Non è abbastanza vedere le cose solo in tv, devono stare fuori e vedere tutto. Qualche volta le cose accadono mentre gli atleti non sono inquadrati. È quello che accade nell’episodio tra Karlsson e Belorukova».
Frida Karlsson ha risposto all’allenatore della Russia, difendendosi: «Non posso dire di aver infranto alcuna regola, perché non l’ho fatto. Non credo di avere dei poteri speciali che mi permettono di vedere anche dietro». L’allenatore svedese Magnus Ingesson ha poi affermato che nessuno dei tecnici svedesi aveva ripreso Karlsson dopo quella gara, perché non aveva fatto nulla di male.
Fondo – Cramer accusa Karlsson: “A Quebec City Belorukova aveva risposto alle scorrettezze della svedese”

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