Dopo l’esordio in mattinata degli uomini, immersi in un’atmosfera già invernale con tanto di cielo plumbeo, nevicate e raffiche di vento, è toccato alle donne aprire la stagione internazionale di biathlon con la 7,5km sprint di IBU Cup.
Le condizioni rispetto alla mattinata non sono di molto cambiate e la precisione al poligono ne ha risentito.
A Sjusjøen, la vittoria è così andata a Karoline Erdal che sulle nevi di casa è riuscita ad avere ragione della concorrenza nonostante tre errori al tiro, uno a terra e due in piedi. Non è stato facile per la ventiduenne di Førde avere ragione dell’americana Kelsey Joan Dickinson.
La ventiseienne dello Utah ha dato vita ad un vivace duello finale dopo essere uscita dal poligono in piedi con due penalità, le uniche di giornata, e aver scavalcato all’ultimo intermedio la norvegese. Erdal ha però cambiato passo nel finale rifilando 6”6 all’avversaria.
Hanno rischiato di tornare in lotta per il successo nel finale anche la 3^ e la 4^ classificata. Ben tornata Maren Hammerschmidt! Dopo aver saltato tutto lo scorso inverno a seguito dell’operazione alla caviglia, la tedesca ha colto un bel podio all’esordio. La trentenne di Winterberg, già capace di due top 3 in Coppa del Mondo in passato, ha concluso a 7”6 con quattro giri di penalità e il miglior tempo di giornata sugli sci. Scavalcata nel finale la veterana svedese Elisabeth Högberg, 4^ a 9”4 con altrettanti bersagli mancati.
Nomi di un certo peso nelle prime posizioni della classifica, alcuni macchiati da peccati di doping in passato come le russe Ekaterina Glazyrina e Irina Starykh, 5^ e 10^ con quattro errori, altri con un palmarés notevole quali l’ucraina ex campionessa del mondo Olena Pidhrushna, 6^ sempre con quattro.
Prime posizioni completate dalle russe Irina Gerbulova e Anastasiia Porshneva, intervallate dalla finnica Jenny Fellman.
Le ragazze azzurre si sono complessivamente comportate meglio dei colleghi maschi. La migliore è stata l’esperta Alexia Runggaldier, 23^ con quattro penalità. Più rapida sugli sci, frenata però da cinque errori la valdostana Michela Carrara 26^. Sette bersagli mancati per l’altra ex campionessa mondiale giovanile, la gardenese Irene Lardschneider 63^.
Domani giorno di pausa. Sabato 30 novembre si replica nuovamente con altre prove sprint per donne e uomini.
CLASSIFICA FINALE TOP 10
1ª K. Erdal (ITA) 26’21.4 (1+2)
2ª K.J. Dickinson (USA) +6.6 (0+2)
3ª M. Hammerschmidt (GER) +7.6 (2+2)
4ª E. Högberg (NOR) +9.4 (1+3)
5ª E. Glazyrina (RUS) +31.6 (1+3)
6ª O. Pidhrushna (UKR) +44.2 (2+2)
7ª N. Gerbulova (RUS) +52.3 (1+3)
8ª J. Fellman (FIN) +57.8 (1+3)
9ª A. Porshneva (RUS) +59.5 (1+4)
10ª I. Starykh (RUS) +1’04.8 (0+4)
Karoline Erdal si prende la sprint di Sjusjøen
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