Ha già dichiarato che salterà il Tour de Ski di questa stagione, perché consapevole di non avere opportunità di vincere e vista l’età ha deciso di fare delle scelte, concentrandosi sulle gare nelle quali può ottenere dei buoni risultati.
A 35 anni Sundby sa che la sua carriera non durerà ancora a lungo, ma dall’altra parte vuole togliersi ancora qualche sfizio. Vero, il grande campione norvegese ha drasticamente ridotto le ore di allenamento, ma ha pure più volte affermato di puntare ai Mondiali di Oberstdorf e pensare ai Giochi di Pechino, ma in questo caso restando però fuori dal gruppo della nazionale per la preparazione.
Qualche sfizio, però, Sundby vuole ancora toglierselo e farlo proprio in Italia, in quella Val di Fiemme dove di soddisfazioni ne ha avute tante. Il campione norvegese ha escluso la possibilità di andare avanti nelle grandi distanze una volta terminata la sua carriera in Coppa del Mondo, ma a NTB ha anche ammesso di voler vincere una grande gara storica, proprio in Italia: «C’è una gara di granfondo alla quale vorrei andare – ha affermato Sundby – è la Marcialonga. È nella mia lista dei desideri vincere quella gara prima di ritirarmi. La farò in due o tre anni, ma non sarà quest’anno».
Una bella notizia per organizzatori e tifosi delle valli di Fassa e Fiemme.
Fondo – Il desiderio di Sundby: “Prima di ritirarmi vorrei vincere la Marcialonga”

Ti potrebbe interessare
Biathlon – Kuzmina: “Tornata per rilanciare la mia nazionale. Mondiali? Francesi in ottima forma, ma serve essere al top”
Gli Europei di Brezno-Osrblie hanno raccontato tante storie, anche slegate dalle varie classifiche finali. Una di
VIDEO, Biathlon – Hofer è pronto per Anterselva: “Mi sento a casa, la stagione è partita meglio del previsto”
L’Italia si prepara ad affrontare la prima gara della tappa di Anterselva. Tra i protagonisti che saranno al
Fondo, Mondiale Juniores – Staffetta femminile caos: Polonia e Germania squalificate, oro alla Svizzera
La Polonia taglia il traguardo per prima davanti alla Germania, ma Marcisz, Hofmann e Loeschke hanno sbagliato