Può prendere una botta, cadere, ma statene pur certi, Francesca Franchi trova sempre il modo di rialzarsi e guardare il lato positivo. La sua forza caratteriale al di sopra della media ha permesso alla giovane trentina delle Fiamme Gialle di rialzarsi anche dopo la brutta caduta di Lenzerheide, che l’ha costretta a lasciare il Tour de Ski. Una botta fisica, ma soprattutto morale, perché Franchi avrebbe tanto sognato di chiudere il Tour de Ski nel suo Trentino. Ma come al solito si è rialzata, forte della giovane età e la consapevolezza di avere altre occasioni, aiutata da Renato Pasini e le sue compagne, guardando avanti come sempre. In fin dei conti qualcosa di positivo è già arrivato quest’anno con i suoi primi punti in Coppa del Mondo.
Di questi primi mesi della stagione tutt’altro che banali abbiamo parlato con lei in occasione della tappa di Alpen Cup a Pragelato, nella quale la trentina ha riavuto delle sensazioni positive. Ovviamente Francesca Franchi ci ha anche raccontato del bello e del brutto di questa stagione, i punti di Davos e la dolorosa caduta di Lenzerheide, sempre con il sorriso.
Francesca Franchi: “Nella vita le cadute possono starci, l’importante è rialzarsi”
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