L’ex stella dello sci di fondo svedese Torgny Mogren, 57 anni, che lavora come esperto per Radiosporten, verso la conclusione dei Campionati Mondiali di sci di fondo a Oberstdorf ha cominciato a sentirsi male.
"Pensavo che fosse covid-19 ma non lo era. Avevo la febbre ed ero un po’ turbato. Ho fatto il tampone e sono risultato negativo. Mi sono quindi curato come per una normale influenza, ma le cose sono successivamente peggiorate. Pensavo di avere la polmonite e faticavo a respirare. Hanno fatto molti esami e alcuni test del sangue extra per controllare la situazione cardiaca e hanno chiamato subito e mi hanno detto che era ora di andare al pronto soccorso."
Era una valvola cardiaca collassata che aveva causato i sintomi della malattia e Mogren ha dovuto subire un intervento chirurgico al cuore all’inizio della scorsa settimana.
"È andata molto bene. L’operazione non credo sia stata così complessa. Dovrei essere in grado di vivere normalmente. È solo questione di prendersi cura di sé e fare più movimento."
Mogren nella sua carriera è stato campione olimpico con la staffetta a Calgary 1988 e 4 volte mondiale, 2 con la staffetta nel 1987 e 1989 e 2 individuali consecutive nella 50km a tecnica libera nel 1991 e 1993; le medaglie totalizzate ai Mondiali sono 9; ha vinto la Coppa del Mondo 1985/86 e ottenuto complessivamente 13 vittorie e 37 podi individuali.
Sci di Fondo – Operazione al cuore per l’ex fondista svedese Torgny Mogren
Ti potrebbe interessare
Sci di fondo – I convocati al Tour de Ski della Svezia: c’è Myhlback, manca Sundling
Dopo tre entusiasmanti weekend di Coppa del Mondo alle spalle, soprattutto per il settore femminile, la Svezia si
Sci di fondo e biathlon – Einar Hedegart propone a Ponsiluoma un cambio di disciplina: “Magari la Svezia sarà a meno di un minuto dai norvegesi”
Einar Hedegart è il biatleta che ha conquistato il mondo dello sci di fondo a suon di risultati strabilianti, con
Sci di fondo – La MarciaGranParadiso 2026 si accende già a Natale!
La Marcia diventa la seconda tappa del NordicTorVDA, ritrova la tradizione del tracciato con l’alta

