Dalla Val di Fiemme alla Val di Fiemme. Sei anni dopo la medaglia d’oro conquistata nel Mondiale del 2015, Emanuele Becchis ha vinto nuovamente il titolo mondiale sprint, il terzo della sua carriera, dal momento che vinse anche l’oro nel 2017 nella svedese Solleftea. Nel mezzo anche una sconfitta, quella di Madona nel 2019, difficile da digerire per un atleta dalla mentalità vincente come il cuneese dello Sci Club Entracque Alpi Marittime. Quella battuta d’arresto sotto la pioggia l’ha portato a lavorare ancora di più, a cercare di progredire in ogni particolare, dalle gare sotto la pioggia, il suo tallone d’Achile prima del successo proprio a Madona lo scorso agosto, alla qualificazione, nella quale oggi ha fatto registrare il miglior tempo. No, lo skiroll non è uno sport che garantisce sponsor e guadagni importanti, ma chi ha voglia di competere, mettersi sempre alla prova e primeggiare, non ha problemi nel fare tanti sacrifici, anche se come Lele ha un altro lavoro e non fa l’atleta di "mestiere".
Giusta quindi l’emozione e le lacrime condivise al termine della gara con la famiglia, giunta al gran completo da Boves, in provincia di Cuneo, con il camper che da anni grazie alla passione di papà Flavio gira l’Italia al seguito dei figli. Dopo aver ricevuto la medaglia, Emanuele Becchis ha condiviso i suoi pensieri con Fondo Italia, parlando ai nostri microfoni a freddo, superata l’emozione iniziale e prima di tornare a perdersi negli abbracci della sua splendida famiglia, unita nelle vittorie e nelle sconfitte, suo sostegno nei sacrifici fatti per ottenere questi splendidi risultati.
Skiroll – L’orgoglio di Emanuele Becchis: “Che bello far suonare nuovamente l’inno italiano”

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