Sorridente e spontanea come sempre, Dorothea Wierer ha partecipato alla presentazione della stagione della FISI, che si è svolta oggi pomeriggio a Lainate, a Milano. L’azzurra è subito apparsa ben diversa rispetto a quando l’avevamo trovato, visibilmente stanca, in occasione dei Campionati Italiani Estivi di Anterselva, quando aveva ammesso di aver avuto problemi a prendere sonno, tanto da aver deciso insieme allo staff tecnico di saltare la sprint. Anche se il problema non è completamente risolto, appare essersi ridimensionato, un bel segnale in vista di una stagione invernale sempre più vicina.
Dopo aver fatto il punto della situazione sulla preparazione, Wierer, che ritroveremo anche domani all’Auditorium di Milano dove le verrà consegnato il Collare d’Oro, massima onorificenza del CONI, ha parlato dei Giochi Olimpici e della voglia di tutti gli azzurri degli sport invernali di ripetere i grandi risultati ottenuti dal contingente delle Olimpiadi di Tokyo.
Di seguito un breve stralcio dell’intervista video che potete vedere a fondo pagina.
«La situazione col sonno va meglio, giorni si e giorni no, ho avuto ancora qualche settimana di stress dopo le gare tra impegni, allenamenti e la costruzione della nuova casa, ma adesso sto un po’ meglio.
Ora, siamo reduci da un raduno a Lavazè, due settimane in altura. Purtroppo abbiamo incrociato la squadra norvegese soltanto in un allenamento, ma abbiamo avuto poco tempo per parlare, in quanto nevicava, pioveva, faceva freddo, eravamo congelati e siamo scappati tutti. Un bellissimo autunno (ride, ndr).
Piano piano inzia la stagione invernale, il 1 novembre andremo in Svezia. Malagò (Presidente del CONI, ndr) è appena tornato da Olimpiadi Estive, si aspetta la stessa cosa da noi. Non sarà facile, ma ogni atleta che sarà lì darà il massimo, tutti vorremo fare belle gare. Cosa mi ha emozionato delle Olimpiadi Estive? L’oro di Tamberi e Jacobs, ma soprattutto la 4×100, mi sono venuti i brividi perché vedevo tutti urlare e ho capito che avevano fatto un’impresa fuori dal normale».
Dorothea Wierer: “A Pechino non sarà facile replicare i risultati di Tokyo, ma daremo tutti il massimo”
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