L’allenatore russo di biathlon Vitaly Noritsyn ha raccontato ai microfoni di "Match TV" come è finito il suo lavoro nella Nazionale bulgara. Infatti, lo scorso 30 aprile è scaduto il suo contratto con la rappresentativa della Bulgaria e sorte analoga è toccata all’accordo siglato dal connazionale Alexander Kasperovich.
Noritsyn ha spiegato di aver compreso che non sarebbe rimasto nella Nazionale bulgara "subito dopo il ritorno dalle tappe di Coppa del Mondo. Era già chiaro che sarebbe stato difficile per i cittadini russi lavorare all’estero. Per noi è stato persino complicato ottenere un visto per la zona Schengen".
Il visto era dunque il problema principale? "In occasione della nostra partenza dalla Bulgaria, direi che questo è stato uno dei principali problemi individuati. E dire che ci è stata offerta una nuova collaborazione, ma ci siamo consultati con l’ambasciata, che ci ha detto che in questa fase era impossibile accettarla".
In pratica, la federazione bulgara di biathlon era pronta a continuare a lavorare con Noritsyn e Kasperovich, ma per loro non c’è stato modo di dire ‘sì’. Il tecnico ha poi tenuto a sottolineare che "c’era un po’ di tensione nelle ultime tre gare della Coppa del Mondo, ma non abbiamo mai discusso direttamente con nessuno" a seguito dell’invasione russa in Ucraina.
Biathlon – Vitaly Noritsyn: “La Bulgaria mi voleva ancora come allenatore, ma l’ambasciata…”
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