Quella di Johannes Klæbo sarà una preparazione diversa rispetto ai suoi compagni di squadra. Come richiesto dall’atleta per firmare il contratto con la Federazione, il campione olimpico della sprint voleva piena libertà nella preparazione, in quanto intenzionato a sperimentare l’allenamento in quota.
Nella passata stagione un po’ tutte le squadre hanno svolto alcuni soggiorni in quota per acclimatarsi all’altura di Pechino, ma nel caso di Klæbo, secondo quanto riferito da VG, questa volta è diverso. Il campione norvegese vuole lavorare già in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, che vedrà il fondo gareggiare in Val di Fiemme. Il venticinquenne vuole ottenere un effetto sangue, cioè produrre più globuli rossi, che assicuri ai polmoni di poter trasportare più ossigeno al resto del corpo. In breve, aumenterà la capacità e le prestazioni in uno sport di resistenza come lo sci di fondo. Il programma prevede diversi soggiorni in quota durante la stagione, almeno tre settimane alla volta. L’obiettivo è di avere effetto dopo l’ultimo soggiorno e in un grande evento.
«È eccitante – ha affermato Arild Monsen, allenatore della nazionale sprint – ma da allenatore della squadra sprint mi piacerebbe averlo a tutti i raduni. Non ci sono dubbi su questo. Ma poi è in una posizione in cui può provarlo ora. Abbiamo detto di sì e i ragazzi della squadra hanno detto che andava bene».
Già in passato grandi campioni dello sci di fondo norvegese si sono allenati per conto loro in quota, Bjørn Dæhlie e altri eroi degli anni ’90, Marit Bjørgen, Petter Northug e Therese Johaug.
Il programma personale di Klæbo partirà a fine agosto, per questo motivo l’olimpionico è oggi a Bø, nella contea di Telemark, assieme al resto della squadra. Come riferito da Monsen a VG, intorno al 28 agosto Klæbo andrà a Park City, negli USA, poco più di duemila metri di altitudine, dove si fermerà quattro settimane. Il secondo soggiorno arriverà a ottobre, dal 10 circa fino a inizio novembre. Quindi la terza quota arriverà a metà dicembre, in occasione delle competizioni di Davos prima del Tour de Ski, come fece anche lo scorso anno. Infine, dal 20 gennaio, Klæbo avrà un periodo di altre tre settimane di quota prima del Mondiale di Planica. Cosa che invece non farà il resto della squadra maschile, mentre quella femminile andrà in quota il prossimo autunno.
Gli allenatori delle squadre maschili, infatti, preferiscono evitare la quota prima dei Mondiali di Planica e Trondheim. Nei giorni scorsi Northug ha criticato questa scelta, elogiando invece Klæbo. Monsen si è difeso a VG: «Penso che si possano fare entrambe le cose. Klæbo vuole davvero provarci ed entrano in gioco delle forti emozioni. Lui sente di non voler lasciare questo incompiuto. Se sono disposto all’averlo a malapena presente ai raduni dopo l’estate? Quest’anno si, ma non posso rispondere ora per il futuro».
Sci di Fondo – Klæbo sceglie la quota: un mese negli USA a fine estate e Livigno a ottobre; ma andrà in altura anche prima del Mondiale

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