È stato un 2022 da inferno per Heidi Weng, a causa del covid-19 che l’ha costretta a saltare le Olimpiadi e successivamente di una brutta caduta sul ghiaccio, arrivata lo scorso marzo, che le ha fatto avere una brutta commozione cerebrale, causandole numerosi problemi.
Il peggio sembra essere ormai alle spalle e finalmente Heidi Weng è tornata ad allenarsi regolarmente e indossare il pettorale. Al termine dei 7,5 km in salita della Lysebotn Opp, da lei chiusa al terzo posto, la campionessa norvegese, due volte vincitrice della Coppa del Mondo, ha raccontato ai media presenti le tante difficoltà avute in questi mesi, in particolare dopo la commozione cerebrale.
«Sono stati mesi incredibilmente duri per la mia psiche – ha ammesso a NRK – sono stata costretta a stare tanto da sola. La caduta? C’era neve fresca sopra e ghiaccio sotto. Io stavo per iniziare a correre con la scarpe da sci, ma sono scivolata e ho sbattutto dietro la testa».
A causa della commozione cerebrale, la campionessa norvegese non ha più potuto allenarsi con le compagne di squadra fino alla partecipazione al Blinkfestivalen. Ma in questi mesi, in realtà, le conseguenze di quella banale caduta le hanno provocato anche altri fastidiosi problemi. Come in occasione della cena di gala per gli ottant’anni di Re Harald di Norvegia, alla quale Weng era invitata così come altri grandi sportivi norvegesi: «Ho cenato con il Re il 12 maggio e in seguito sono dovuta rimanere a letto per tre giorni con il mal di testa. E poi mi sono persa il matrimonio di Ragnhild (Haga). Ci sono molte cose che mi sono persa».
Un 2022 davvero brutto per Weng, iniziato con il covid, che si è beffato di lei, forse l’atleta che più delle altre è sempre stata attenta a ogni contatto, proprio alla vigilia dell’evento più importante. «È stato un momento davvero molto difficile per la mia testa. Ero sempre stata molto antisociale e attena a non stare con molte persone, e poi mi sono ammalata di covid. Mi ci è voluto molto tempo per riprendermi. A Falun ero finalmente ad un livello elevato, e poi ho avuto una settimana di gioia prima di cadere».
Tante le rinunce fatte anche nell’ultimo periodo a causa della commozione cerebrale. Ancora una volta, Heidi Weng è stata costretta a limitare i contatti con le altre persone. «La cosa più dura è stata non aver potuto essere sociale. Ultimamente ho cercato di tornare essere socievole per riuscire a supportare il ritorno in raduno. Negli ultimi mesi non ho potuto ascoltare musica e tutte queste cose normali, come guidare un’auto. È stato impegnativo mentalmente».
Il ritorno con il podio nella Lysebotn Opp ha quindi assunto un significato speciale: «Sono incredibilmente contenta che sia andata così bene. Non potevo davvero aspettarmi niente di più. Ora può davvero andare solo in un modo, e si spera che sia così, senza che succedano altre sciocchezze. Ora basta».
Sci di Fondo – Heidi Weng e gli ultimi mesi difficili per la commozione cerebrale: “Dopo la cena del Re ho avuto tre giorni di mal di testa”
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