Sarà una stagione 2022/23 particolare negli sport invernali, nella quale bisognerà affrontare diverse sfide, legate a cambiamenti climatici, aumento dei costi dell’energia (anche se nelle ultime settimane vi è stato un passo indietro su questo aspetto, ndr) e l’invasione russa in terra ucraina.
Proprio quest’ultimo argomento è stato molto dibattuto in occasione della giornata che in Germania viene dedicata alla presentazione dei nuovi materiali tecnici per gli atleti delle discipline invernali. A BR24 Sport, Johannes Kühn ha ammesso di essere dispiaciuto per l’assenza di atleti russi e bielorussi nella prossima stagione, ma ha anche aggiunto di essere d’accordo con la decisione dell’IBU di escluderli. Secondo il biatleta tedesco, infatti, non sustisterebbero le condizioni di sicurezza per vedere al via anche gli atleti provenienti da queste due nazioni, soprattutto in uno sport dove si utilizzano le armi.
«Facciamo biathlon con munizioni e armi vere – ha affermato Kühn – non so quanto sarebbe bello avere un atleta russo in giro con un atleta ucraino. Sono tutti ragazzi davvero simpatici, ma chissà cosa potrebbe succedere». Dichiarazioni forti, che sicuramente faranno discutere.
Biathlon – Johannes Kühn sull’esclusione dei russi: “Abbiamo armi e minuzioni vere, non so cosa accadrebbe se russi e ucraini fossero qui insieme”

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