Bastava un errore in meno e sarebbe stata top ten. Nella sprint di Hochfilzen, Tommaso Giacomel ha confermato la crescita già evidenziata nella pursuit di Kontiolahti, disputando un’ottima gara nella quale ha mostrato di essere in buonissime condizioni sugli sci e di aver fatto passi avanti al tiro.
Il ventesimo posto finale è sicuramente un ottimo risultato per Giacomel, che, ricordiamolo sempre, è classe 2000. L’azzurro è soddisfatto della gara odierna, anche se resta l’amaro in bocca per quell’errore di troppo che lo ha tenuto fuori dalla top ten: «È andata abbastanza bene – ha affermato il finanziere trentino a Fondo Italia – perche quando arrivi nei venti va sempre bene. Chiaro che Johannes Bø ha fatto un altro sport, però sono soddisfatto della crescita e della mia condizione fisica. Ovviamente, sarò piu felice quando arriverò piu avanti in classifica».
Giacomel ha descritto poi i due errori commessi: «A terra avevo la rosata un pò alta. Comunque i colpi erano abbastanza raccolti. Invece nella serie in piedi, ne ho messi quattro nel piccolo e l’ultimo è purtroppo andato basso. Ho avuto troppa fretta».
Eppure dalla sprint di oggi, Giacomel ha l’ennesima conferma di valere già la top ten. Dovrà solo mettere tutti i pezzi a posto. Con pazienza arriverà.
Biathlon – Tommaso Giacomel: “Soddisfatto della mia crescita e della condizione fisica; peccato l’errore in piedi, troppa fretta”

Ti potrebbe interessare
Biathlon – Richard in modalità Anterselva: “Olimpiadi? Un evento che tutti sognano”
Jeanne Richard torna a parlare ai media dopo un periodo di break dagli impegni con i giornalisti e lo fa durante il
La nazionale slovena di biathlon in raduno in Val di Fiemme. Lampič ritrova una sua vecchia avversaria: Nadine Fähndrich!
Per anni sono state avversarie in pista, battagliando per un posto sul podio, a volte correndo anche qualche
Biathlon – Sognando la Coppa del Mondo: intervista a Pircher, Betemps e Barale dal raduno di Isolaccia (VIDEO)
Le nuove leve della squadra azzurra. L’Italia si gode la crescita continua del proprio movimento di biathlon e lo