Sesto podio stagionale, il terzo in una distance. Federico Pellegrino può essere sempre più orgoglioso di sé stesso, in una stagione nella quale è partito senza porsi particolari obiettivi e nella quale sta invece stupendo da grande campione qual è. Oggi il neo papà ha chiuso al terzo posto la pursuit di 20 km a Oberstdorf.
Tanta la soddisfazione dell’azzurro al termine della gara, intervistato dalla FISI, nella quale il valdostano delle Fiamme Oro ha parlato della sua gara, si è complimentato con Klæbo e ha anche fatto una battuta agli atleti distance che hanno preferito impostare una gara tattica: «Ci ha messo del suo il meteo oggi – ha esordito l’azzurro – il cielo si è rasserenato e la neve ha tirato. È stato incredibile ciò che gli organizzatori sono riusciti a fare qui a Oberstdorf nonostante quete temperature. Per quanto mi riguarda, questa gara è stata una bella opportunità perché recuperare un minuto non è mai facile. Mi piace questo format dell’inseguimento, ma forse gli atleti "distance" dovrebbero prnsare un po’ di più a menare le gambe anziché fare tattica, perché poi arrivano gli sprinter, tra vrgolette. Oggi ce la siamo giocata sull’ultima rampa. Giustamente l’atleta più completo e più forte di tutti i tempi (Klæbo, ndr) ha avuto la meglio, però sono orgoglioso di come ho gestito le energie. Non ho voluto strafare all’inizio, un po’ alla volta ho recuperato sul gruppo di testa. Poi mi sono fatto trovare pronto al momento giusto, che è sempre il mio obiettivo».
Alla vigilia della tre giorni in Val di Fiemme, Pellegrino è addirittura secondo nella classifica generale del Tour de Ski ad appena 12" da Johannes Klæbo. Una classifica che comprende undici atleti in un minuto. Quando gli viene chiesto quale sia il suo obiettivo per la tappa italiana, se punta alla classifica del Tour, il poliziotto ha risposto così: «Non ho nessun tipo di obiettivo, lo ripeterò all’infinito. Voglio solo fare il meglio di me. La prossima gara è la sprint a tecnica classica in Val di Fiemme. Mi piacerebbe tornare sul podio anche lì, ma non posso definirlo un obiettivo. Voglio solo aspettare quel giorno, ascoltare il mio corpo e le mie gambe e fare un bel lavoro con i materiali, così come è stato fatto fino ad ora, perché non saprei dire qual è stata l’ultima gara in cui non ho avuto ottimi materiali. C’è da fare un complimento a chi, soprattutto nel corso del Tour de Ski, tra montare e smontare la baracca, lavorare e viaggiare, sta facendo un super lavoro. Quindi in gara noi dobbiamo cercare di fare meglio per ringraziarli del lavoro che fanno».
Sci di Fondo – Pellegrino dopo il podio: “Mi sono fatto trovare pronto; ora in Val di Fiemme per fare del mio meglio, senza pormi obiettivi”
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