Sorride sul podio, si gode il momento in cui lo speaker chiama il suo nome e lei sale sul podio, sul gradino più alto, quattro anni dopo la doppia vittoria di Oberhof. Solo pochi mesi fa la scena si era già vista, sempre a Ruhpolding, in occasione dei Mondiali Estivi. Allora Vittozzi gioiva perché quel successo valeva tanto, ne certificava l’inizio di un percorso positivo dopo le difficoltà delle stagioni precedenti. La vittoria di oggi, però, ha tutto un altro sapore, perché arrivata sulla neve, in Coppa del Mondo, di fronte a tutte le big del circuito.
È giustificata quindi la grande soddisfazione di Lisa Vittozzi nell’intervista alla FISI: «Sapevo che sarebbe stata una gara abbastanza dura – ha affermato l’azzurra – perchè altre concorrenti hanno sparato bene ed eravamo tutte vicine. Ho cercato di fare la mia parte ed è andata bene, non volevo mettermi troppa pressione. Mi sono isolata e ho fatto il mio lavoro come sono capace. C’era il rischio, dopo la brutta prestazione della settimana scorsa a Pokljuka, che si riaccendesse la luce rossa nella mia testa, ma in questi anni ho imparato a ricominciare da capo, credere nelle mie capacità e nel lavoro fatto nei mesi scorsi. Mi sono concentrata solo su questi aspetti, magari al primo poligono potevo avere qualche dubbio ma l’ho superato con la concentrazione».
L’azzurra ha poi concluso: «Sono orgogliosa di me stessa. Adesso mi ritrovo in testa nella graduatoria di specialità, ma non guardo nè quella nè la classifica generale. Il biathlon può cambiare di giorno in giorno, penso solamente a lavorare secondo le mie capacità».
Biathlon – Vittozzi alla FISI: “Dopo Pokljuka poteva riaccendersi la luce rossa, ma mi sono concentrata sugli aspetti giusti”
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