In tanti, alla vigilia della tappa di Anterselva, aspettavano delle risposte da Tommaso Giacomel, che tanto ha fatto appassionare i tifosi italiani nelle ultime tappe nella speranza di vederlo ottenere il primo agognato podio individuale della carriera; ci si chiedeva infatti se, all’interno di un contesto decisamente differente da quello di Pokljuka e Ruhpolding, il biatleta trentino avrebbe confermato le ottime prestazioni fatte vedere nelle tappe precedenti. Nella prima gara dell’appuntamento italiano, Giacomel ha risposto in maniera decisamente positiva, chiudendo la sprint al settimo posto, migliore tra gli Under 25.
Al termine della gara, intervistato in mixed zone, l’atleta delle Fiamme Gialle si dimostra soddisfatto per la sua prestazione odierna sugli sci, nonostante un problema tecnico che ha condizionato la seconda parte della sua gara: "Sensazioni positive sugli sci, forse sono partito un po’ troppo forte. Poi nel secondo giro ho rotto una parte dell’attacco dello sci e in discesa avevo qualche problema a rimanere sugli sci, però comunque oggi ci sono stati altri atleti molto più veloci di me"
Nonostante qualche piccolo intoppo per si tratta a tutti gli effetti di una prova di tutto rispetto per il trentino di Imer, che anche al poligono ha risposto nuovamente molto bene, provando sul poligono di Anterselva, notoriamente insidioso, che le percentuali trovate nelle due tappe precedenti non sono affatto frutto del caso, ma di un percorso di crescita complessivo, tappa dopo tappa. Non nasconde un certo rammarico, pur nella consapevolezza della continuità di risultati e prestazioni: "Peccato perché avevo le mani ghiacciate in entrambe le serie, in piedi poi non avevo sensibilità sulle dita, non sono molto soddisfatto però comunque la top 10 va bene"
Dietro queste parole, una naturale e sana indole competitiva e ambiziosa, che lo ha portato ad ottenere i risultati e le prestazioni che sono sotto gli occhi di tutti: "Trovare costanza ad alti livelli è ciò che volevo ottenere fin da inizio stagione e non è facile rimanere così in alto, quindi sono molto molto felice"
Felicità a cui è facile immaginare si sia aggiunta anche un pizzico di tensione in più in questo weekend casalingo; la voglia di far bene di fronte ad un pubblico amico sicuramente oggi avrà fatto pesare un po’ di più la carabina. "Un po’ di emozione la sentivo oggi perché qui c’è la mia famiglia, tutti i miei tifosi e quindi sentivo un po’ di pressione in più rispetto al solito, però mi sono comportato bene"
E quando gli si chiede se per l’Inseguimento di domani si può sognare risponde di sì, che si può farlo. Anzi, si deve.
Biathlon: Giacomel: “Non è facile rimanere così in alto, sono molto felice”

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