La nazionale svedese di sci di fondo indossa e ha sempre indossato tute bianche da oltre 100 anni, la tradizione è ben radicata e risalirebbe addirittura alla prima edizione dei giochi olimpici invernali di Sankt Moritz nel 1928. Il fondista dei tempi Erik Hedlund gareggiava spesso con una tuta blu in cotone idrica che però, non sembrava essere l’ottimale per via dello spessore. Così gli fu cucito appositamente una tuta bianca più congeniale da alcune donne nel paese di Malung, meno spesso del precedente.
Ma quando il fondista si presentò alla partenza della 50km con l’abito non regolamentare, il giudice della Federazione Ivar Holmquist cercò di impedire che il fondista partisse. Grazie alla sua perseveranza, Hedlund alla fine riuscì a ottenere il permesso di partire, e inflisse 13 minuti al secondo classificato. Una superiorità schiacciante, alla Johannes Boe, per lo svedese che ottenne la prima medaglia d’oro olimpica nello sci di fondo per il suo paese. Ovviamente ad annunciare il nome del ragazzo di Sarna, in cima al podio c’era lo stesso addetto ai lavori che, poche ore prima avrebbe voluto impedirne la partenza. Hedlund così ottenne la sua vendetta.
Quando nel 2000 la Swedish Ski Association presentò una tuta per lo sci di fondo senza dettaglia bianco, fu sollevato un vero e proprio putiferio. Centinaia di lettere di fan scontenti furono recapitate e, tempo qualche giorno, si decise di fare retromarcia sulla decisione. È quindi ormai diventata una tradizione intoccabile per la Svezia indossare abiti bianchi nello sci di fondo, anche per onorare "Särna-Hedlund", l’oro olimpico della 50km delle Olimpiadi di St. Moritz nel 1928.
Sci di fondo. Perché la Svezia indossa sempre tute bianche? La tradizione parte dal 1928

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