Tarjei Boe ha recentemente postato una sua foto su instagram sotto la quale ha scritto: "Ho espresso veramente un buon biathlon per me ultimamente, l’unico problema è che ancora non riesco a battere mio fratello. Scrivetemi come nei commenti, grazie. Verrete ricompensati con del cash". Divertentissimo, come sempre, il fratellone che effettivamente pare essere in una delle migliori forme della sua, non breve, carriera agonistica ad alto livello. Nei Mondiali di Oberhof ha raccolto un secondo posto nella sprint a livello individuale, indovinate dietro a chi. A Nove Mesto invece ha raccolto altri due secondo posti tra sprint e inseguimento sempre dietro a l’intoccabile Johannes Thingnes Boe.
I colleghi biathleti si sono ovviamente scatenati nel cercare di trovare "l’antidoto". Tra i più divertenti, Fabien Claude ha detto: "Dagli il Covid. Ah no, non funziona". Tarjei ha però detto di aver già provato di tutto e che non sa bene da cosa derivi questa sorta di "cannibalismo" del fratellino. "Forse" dice "è partito tutto da quando lo chiudevo in stanza".
Johannes non poteva esimersi da commentare l’idea di Tarjei. "200 mila eh? Quindi non sono i soldi che mi batterebbero, ma la forte motivazione – continua – penso che l’unica cosa che vorrebbe mio fratello è battermi sul campo dopo un confronto pari". Christiansen ha invece rimarcato come 200k norvegesi sono pochi, e sul consiglio giunto di rubare gli sci al fratellino ha detto: "Beh, penso che Tarjei lo abbia fatto per anni, quindi non era un buon consiglio" dice Vetle.
Tarjei Boe: “200 mila corone a chi trova il modo di batterlo”. “Il suo cannibalismo? E’ iniziato tutto quando lo chiudevo in stanza”
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