Federica Sanfilippo, fresca vincitrice del titolo italiano individuale di sci di fondo nella categoria sprint, sulle nevi della "Nordic Arena" di Dobbiaco ha rilasciato un’intervista ai microfoni di "Fondo Italia", rivelando l’esistenza della possibilità di appendere gli sci al chiodo al termine della stagione attuale.
Intervistata da Katja Colturi, Sanfilippo ha affermato: "Il prossimo inverno non so se continuerò a sciare. Non so se farò ancora un anno o due da fondista oppure se smetterò… Non so ancora. Devo staccare prima la spina, parlare con gli allenatori, vedere cosa accadrà in squadra. Entrare al cento per cento in questo mondo cambia le prospettive, non so se sono pronta a riaffrontare questo processo da capo".
L’azzurra ha spiegato di avere ancora tante sfide sportive in cantiere, ma anche "obiettivi di vita e gli anni passano: devo essere consapevole di cosa possa fare sugli sci e di quali traguardi possa ancora raggiungere. La mia amica Dorothea Wierer? Lei vorrebbe che continuassi almeno un anno, mi ha detto di pensarci approfonditamente".
Virando sulla conquista del titolo nazionale individuale, Federica Sanfilippo ha sottolineato: "Ero molto stanca oggi, però ci tenevo a far bene. Ho cercato di trovare ancora le ultime energie: ci sono riuscita e sono molto contenta. È stata una stagione folle, iniziata col biathlon e terminata con il fondo. Ho vissuto moltissime esperienze".
Passare dal biathlon al fondo all’inizio non si è rivelata una scelta facile, "però non ho mai avuto un secondo di ripensamento – ha rimarcato l’atleta –. Il fondo mi ha aiutato a guardare avanti: avevo nuovi obiettivi, poi sono arrivati i Mondiali con annessa convocazione e disputa della staffetta. Ho provato tante emozioni positive, la famiglia dello sci di fondo mi ha accolto a braccia aperte. Guardandomi alle spalle, posso dire che è stato un inverno positivo".
Lo sci nordico ha consentito a Federica Sanfilippo di essere anche più "spensierata": "La questione tiro nel biathlon per me è sempre stata una cosa pesante a livello psicologico. Ho infatti approcciato ai Mondiali di fondo in maniera diversa, ero più libera di testa: devi pensare a tante cose, ma non al tiro. A livello tecnico, poi, ho dovuto rivedere la mia sciata, in quanto non avevo più 3 chili di carabina sulle spalle da portare e cambia proprio l’impostazione. Nella 10 km skating devi partire a tutta e tenere il ritmo, invece nel biathlon, con i poligoni in mezzo, è differente".
Decisivo nella sua scelta definitiva di passare al fondo si è rivelato Marco Selle: "Ho vissuto in uno dei suoi appartamenti durante l’estate e ho potuto fare esperienze nuove con i fondisti e col biathlon – ha concluso Sanfilippo –. Lui mi ha aiutato in tante cose, anche nel prendere la decisione finale: è stato un fratello maggiore, un mentore. Sono grata del fatto di poter contare su una persona come lui accanto a me".
Sci di fondo – Federica Sanfilippo a Fondo Italia: “Non so se continuerò a sciare, potrei ritirarmi”
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