"La Federazione dello Sci non può minacciare le sue più grandi stelle di non fargli iniziare la stagione. Se lo fanno, crolla l’intero castello di carte. Chi vuole pagare per vedere una gara di sci di fondo a cui non partecipano i migliori?". Finn Aamodt ha lavorato per 33 anni nella Federazione norvegese di sci. Oggi, il 71enne è uno spettatore molto irritato dei rumors ai vertici dello sci norvegese. Alcuni dei più grandi atleti norvegesi, tra cui Lucas Braathen, Aleksander Aamodt Kilde e Johannes Høsflot Klæbo, si rifiutano di firmare l’accordo della squadra nazionale a causa di una controversia in corso con la Federazione sulla proprietà dei diritti di marketing degli atleti.
Se l’accordo non verrà firmato prima dell’inizio della stagione, non potranno partecipare alla Coppa del Mondo. "È necessario un modo diverso di pensare. Viviamo in un’epoca diversa rispetto a quando Harald Grønningen sciava. La Federazione non possiede degli atleti o dei contratti". Una presa di posizione molto forte da parte sua. "La Federazione dovrebbe piuttosto guardare alle proprie spese. È irrispettoso che non riconoscano lo sforzo che gli atleti stessi hanno compiuto fin da piccoli, con il buon aiuto di chi li circonda" dice Aamodt.
"Appena gli atleti diventano all’altezza ed entrano in una squadra nazionale, diventano di proprietà della Federazione. Si tratta, per dirla in parole povere, di un modo di pensare antiquato" aggiunge infine. Il segretario generale della Federazione, Arne Baumann, ha risposto ad Aamodt: "Il nostro obiettivo ora è risolvere le sfide che abbiamo davanti e abbiamo grande fiducia che saremo in grado di farlo insieme agli atleti" scrive Baumann a VG.
Fondo – Norvegia, anche Aamodt duro con la Federazione: “Dovrebbero piuttosto tenere un occhio alle proprie spese”
 
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