Quattordici anni dopo l’ultima volta, la Svezia ha spezzato la maledizione della staffetta femminile di sci di fondo. Oggi il quartetto svedese (Moa Lundgren, Emma Ribom, Ebba Andersson e Moa Ilar) ha conquistato la prima vittoria in staffetta in Coppa del Mondo, Olimpiadi e Mondiali dal 2009. Gran parte dei meriti vanno ad Andersson, capace di richiudere il gap e staccare gli Stati Uniti scatenati con Diggins e Brennan nelle prime due frazioni in classico. La campionessa mondiale in carica ha conferito a Ilar quei 5" fondamentali per far sì che la svedese se ne andasse sin da subito e portasse la Svezia in trionfo davanti a Germania e USA.
"E’ quello che stavamo aspettando", dice l’ultima frazionista a SVT Sport. "Avevamo fame di vittoria oggi", dice Andersson. "Finalmente! Come facciamo sempre, tutti danno il massimo e lottiamo per ogni secondo", afferma Moa Ilar. Com’è stato tagliare il traguardo e vedere la squadra e tutto il pubblico? Viene chiesto a Moa Ilar, che ha assolutamente svoltato in questo avvio di stagione, in cui ha anche vinto una competizione in Coppa del Mondo. "E’ Magico. C’era una bellissima atmosfera, quindi è stato molto divertente tagliare il traguardo. Il primo in 14 anni". Questa è stata la prima volta dal 2009 che le donne svedesi di sci di fondo hanno vinto la Coppa del Mondo in una staffetta. "Un super lavoro di squadra", dice Emma Ribom. Fondamentale anche il suo apporto nel non perdere più di tanto da Brennan e consegnare ad Andersson un distacco di soli 20".
Dopo 14 anni, la Svezia torna a vincere una staffetta di sci di fondo: “Magico! Un super lavoro di squadra”

Ti potrebbe interessare
Sci nordico – Trondheim 2025, la presidente Dyrhaug contro il CEO dei Mondiali: “Non sembriamo professionali”
Dopo i bagni di folla, le gare spettacolari e le medaglie, ciò che rimane dei Campionati del Mondo di sci nordico
Biathlon – Francia, Michelon fa il punto sulla preparazione: “Sempre duro l’inizio, ho molti obiettivi”
La Francia del biathlon prosegue il percorso di preparazione estiva e, per quanto riguarda il gruppo femminile, si
Sci di fondo – “Noi atleti sappiamo poco delle opportunità che ci vengono offerte”: Pellegrino e l’importanza della ‘dual career’
“Giugno è stato un mese intenso. Sopportato dalla famiglia, tra gli allenamenti, un po’ di mare e lo studio ho