Nelle scorse ore è emersa la possibilità che il prossimo Tour de Ski possa essere ospitato completamente in Italia. Una suggestione che dovrà trovare conferme nelle prossime valutazioni che la FIS farà nella stesura del calendario 2024/25, ma che ad oggi è una possibilità concreta. Si tratterebbe di una grande novità, che può certamente incontrare il favore di alcuni, come l’ostilità di altri. A esprimersi sull’argomento è stato Martin Løwstrøm Nyenget, atleta della nazionale norvegese.
Interpellato da VG sull’argomento, il norvegese spiega come una scelta del genere possa portare con sé aspetti positivi legati ai minori spostamenti, ma anche aspetti meno convincenti come quello di potersi misurare in meno paesi: "Per i corridori e il clima, meno viaggi sono positivi, ma in questo modo paesi possono mettersi in mostra. È un po’ il fascino di trovarsi in paesi diversi".
Proseguendo, Nyenget si sofferma sul fatto che un Tour de Ski con meno spostamenti possa in ogni caso favorire la presenza di più atleti di punta: "È estremamente importante avere la maggior parte dei migliori nei grandi eventi. Penso che tutti i norvegesi abbiano un piano per partecipare al Tour e alla maggior parte delle gare, anche se sci sono i Mondiali".
Sci di fondo – Tour de Ski tutto in Italia? Nyenget : “Viaggiare meno è positivo, ma trovarsi in paesi diversi ha più fascino”

Ti potrebbe interessare
Sci di fondo – Russia, tutti i raduni in programma: tanta Italia, Muonio a novembre. Ma c’è anche un piano B
La nazionale di sci di fondo della Russia continua a lavorare in vista della stagione invernale e lo fa secondo la
Sci di fondo – Abruzzo, a Castel di Sangro la Gimcana della Nazionale Juniores: il binomio Angelo Caruso e Arturo Como continua a fare risultato
Da domenica scorsa a Castel di Sangro (AQ) e dintorni si respira aria di Nazionale. Ben undici le divise a logo
Salto con gli sci – Sandro Pertile spiega le novità di regolamento: cartellini, squalifiche e gestione delle tute
Il salto con gli sci, dopo il terremoto catenatosi in seguito ai Mondiali di Trondheim a causa dello scandalo tute