In crescita costante, così come suo fratello Martino, che è però fondista. Michele Carollo ha scelto un altro percorso, il biathlon, dove si sta togliendo sempre maggiori soddisfazioni. Il piemontese, cresciuto nello Sci Club Entracque Alpi Marittime e nel Comitato Alpi Occidentali, è oggi in forza al Centro Sportivo Carabinieri ed è entrato anche a far parte della nazionale juniores.
Una convocazione raggiunta grazie agli ottimi risultati ottenuti nell’ultima stagione, nella quale ha vinto un bronzo in staffetta gi Mondiali Youth di Otepää con un lancio da urlo, dove ha anche sfiorato il podio individuale nella mass start, e ha conquistato tante medaglie nazionali.
Fondo Italia lo ha raggiunto nel corso di un allenamento a casa, dove era seguito dall’allenatrice responsabile della nazionale italiana, Samantha Plafoni. Carollo è tornato sulla passata stagione e ha parlato anche del rapporto con suo fratello Martino, che ha esordito nella Coppa del Mondo di sci di fondo, mostrandogli che con il duro lavoro non è impossibile arrivare. Il piemontese ha poi svelato gli aspetti che sta cercando di migliorare, parlato di Windisch entrato nello staff tecnico della nazionale azzurra e delle aspettative di una prima stagione da juniores con atleti due anni più grandi di lui.
VIDEO, Biathlon – Michele Carollo: “Sto lavorando per migliorare lo shooting time. Avere Windisch nello staff tecnico è un valore aggiunto”
Ti potrebbe interessare
Biathlon – Caso Simon, la Commissione Disciplinare della Federazione Francese si riunirà questa settimana
Dopo la condanna a tre mesi di carcere con sospensione condizionale e 15.000 euro di multa, Julia Simon dovrà
Al via la stagione 2025- 2026 del Comitato FISI Alpi Centrali: presentate le squadre regionali
Il Comitato FISI Alpi Centrali ha dato ieri il via alla stagione sportiva 2025-2026 presso il Centro Congressi di
Biathlon – Alla scoperta della giovane promessa tedesca Giovanna Nicolussi Rossi: tra nonno italiano, l’ammirazione per Wierer e tanto talento
È tra le giovani biatlete tedesche più talentuose, con percentuali al tiro impressionanti, addirittura il 93%
