Alle Olimpiadi e di Parigi 2024, durante le cerimonie di premiazioni, la curiosità di commentatori e pubblico è stata attirata dalla scatola di cartone che gli atleti, insieme alla loro medaglia, hanno ricevuto in omaggio; l’alone di mistero è stato ben presto svelato: si trattava di un’edizione limitata del poster ufficiale delle Olimpiadi, un panorama che ritrae, in un paesaggio colorato e vagamente fumettistico, i luoghi simbolo dell’edizione parigina. L’opera, assieme al poster dedicato alle Paralimpiadi, è stata realizzata dall’illustratore parigino Ugo Gattoni.
Non solo al metallo prezioso e alla mascotte dell’evento, ma anche ad opera d’arte è stato affidato il compito di testimoniare e trattenere il ricordo di quelle giornate vibranti e per loro certamente indimenticabili. Sulla scia di questa lodevole iniziativa di Parigi 2024, anche Trondheim 2025 si prepara a consegnare agli atleti che saliranno sul podio un’opera d’arte da portare a casa assieme alle medaglie d’oro, argento e bronzo che avranno conquistato in pista.
La persona dietro questa idea è legata ad un atleta che potrebbe farne man bassa: parliamo di Elisabeth Høsflot Klæbo, madre del beniamino di casa, Johannes. Un Mondiale che, dopo il maglione celebrativo realizzato dalla fidanzata Pernille Døsvik, assume sempre di più i contorni di un "affare di famiglia" per il 27enne che a Trondheim difenderà il titolo individuale nella sprint e quelli a squadre nella Team Sprint e nella staffetta. Nel suo ruolo di direttrice generale della galleria d’arte Kjøpmannsgata Ung Kunst (K-U-K) a Trondheim, Elisabeth Klæbo ha aperto le porte al pubblico per la prima esposizione in esclusiva dei lavori che saranno consegnati agli atleti
"Vogliamo far sì che la Coppa del Mondo raggiunga un ampio pubblico nella regione, non solo quello interessato allo sport. L’arte ha anche un valore duraturo che può sfidare e ispirare, ed è una forma di comunicazione che trascende le barriere linguistiche. È una forma di comunicazione che trascende le barriere linguistiche. Si adatta bene alla Coppa del Mondo. I vincitori della Coppa del Mondo riceveranno un dono che potranno tenere con sé per tutta la vita”.
Non più fiori dunque, che per quanto belli hanno pur sempre una durata piuttosto breve, ma un ricordo da poter avere nella propria casa a lungo, diventando in un certo senso parte della quotidianità familiare, in un modo che una medaglia, esposta in una bacheca o chiusa nel suo astuccio, non sempre può fare. E chissà cosa ne pensa Johannes Klæbo dell’iniziativa della madre?
"Ricevere un’opera d’arte è un valore aggiunto. È qualcosa di cui si può godere per il resto della propria vita e a Johannes piace avere opere d’arte in casa. Se dovesse raggiungere il podio ai Campionati del Mondo, credo che sarà molto contento del premio artistico” afferma mamma Klæbo, sorridendo.
Sei artisti sono stati selezionati per creare i premi della Coppa del Mondo: Håkon Bleken, Marius Amdam, Kjell Erik Killi-Olsen, Anne-Karin Furunes, Julie Ebbing e Tuda Muda. Tra i temi alla base delle opere, i più gettonati sono l’attenzione al clima e l’uguaglianza delle donne, valori fondanti questa edizione della competizione iridata.
Sci nordico – Trondheim 2025: oltre alle medaglie, gli atleti ricevereanno anche un’opera d’arte. L’idea è di mamma Klæbo!

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