Sport vari | 15 settembre 2017, 12:34

Doping di stato: 17 Agenzie hanno chiesto l'esclusione della Russia dai Giochi

Questo dopo le ultime rivelazioni del New York Times, secondo le quali il sistema di copertura dello stato russo era così ben organizzato, che è impossibile trovare le prove per squalificare gli atleti

Doping di stato: 17 Agenzie hanno chiesto l'esclusione della Russia dai Giochi

95 dei 96 atleti russi sospettati di aver fatto uso di doping, coperto però dall’organizzazione dello stato russo, secondo quanto riferito dal dettagliato Rapporto McLaren, probabilmente non saranno squalificati. Come riportato dal New York Time, la WADA non sarebbe riuscita a trovare prove di alcun reato individuale. Nonostante sia provato il fatto che ci esistesse una perfetta organizzazione doping di stato in Russia, non si riesce a trovare alcuna prova tangibile per sospendere i singoli atleti. Il direttore dell’AMA, lo svizzero Olivier Niggli, ha affermato: “Non abbiamo nulla per denunciare o sospendere un atleta, ma l’assenza di prove non significa che siano innocenti. Il sistema era perfettamente organizzato e alcuni anni dopo è molto difficile trovare qualcosa per incriminare gli atleti". Come scritto in Svezia, dall’Expressen, quindi, potrebbero presto tornare alle gare sei fondisti russi sospesi dalla FIS.

Dopo queste ultime rivelazioni, diciassette agenzie antidoping si sono ribellate, chiedendo l’esclusione della Russia dai prossimi Giochi Olimpici a PyeongChang. Si tratta di Stati Uniti, Norvegia, Germania, Francia, Austria, Canada, Australia, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Giappone, Olanda, Nuova Zelanda, Singapore, Svezia, Australia e Gran Bretagna.

Queste 17 nazioni hanno chiesto al CIO l’esclusione totale della Russia dalle Olimpiadi di PyeongChang, perché colpevole di “uno dei più grandi scandali nella storia” in occasione dei Giochi di Sochi. 

G.C.

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