Insieme a Lucia Scardoni ha regalato tante emozioni ai tifosi italiani nella sprint d’apertura di Ruka. Greta Laurent si è comportata molto bene, facendo un’ottima prestazione in una qualificazione molto complicata nella quale per esempio sono state eliminate atlete del calibro di Jessie Diggins e Heidi Weng. Nella batteria dei quarti di finale, poi, ha gestito bene la gara, si è comportata ottimamente in salita ma proprio a pochissimi metri dall’arrivo è stata beffata da Anna Dyvik che l’ha battuta per nemmeno mezzo scarpone.
Centimetri che hanno lasciato un po’ d’amaro in bocca a Greta Laurent, che è però ovviamente soddisfata della sua prestazione, visto che il 14° posto finale è il suo miglior risultato assoluto in una sprint in classico. «Ero già sorpresa della mia qualificazione – ha ammesso la valdostana, raggiunta dalla redazione di Fondoitalia – qui non è mai facile. Avrei pagato per un 14° in classico, soprattutto a Ruka, però ovviamente ho un po’ di nervoso dentro in questo momento. Per un pelo non ho raggiunto la semifinale, ho dato tutto, ho attaccato dove volevo ed è mancato veramente poco. Mi tengo dentro questo nervoso per venerdì prossimo».
Infine Greta Laurent ha voluto complimentarsi con Simone Paredi, nuovo allenatore della squadra femminile, che ha esordito con due azzurre tra le prime quindici nella difficile tappa di Ruka. «Sono contenta di come ho gestito la batteria e di come mi sentivo. Ero tranquilla e non sono “saltata in aria” come spesso mi capitava in batteria. Questo è frutto del lavoro fatto con Simone (Paredi, ndr) e sicuramente anche la mia tranquillità. Mi fido di lui e del lavoro svolto fin ora».
Fondo – Greta Laurent: “Avrei pagato per un 14° posto in classico, ma che nervoso per la mancata semifinale”

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