Sport vari | 12 luglio 2019, 07:00

Stagione 2021 - cosa aspettarci dalla squadra italiana?

Sarà questo l’anno della consacrazione per lo sci azzurro?

Stagione 2021 - cosa aspettarci dalla squadra italiana?

Sarà questo l’anno della consacrazione per lo sci azzurro? L’anno è appena iniziato, e il cammino è ancora lungo, ma gli atleti e atlete italiane hanno già dimostrato di volersi prendere tutte le soddisfazioni possibili sulle piste da sci del mondo.

C’è una data segnata in rosso sul calendario di tutti gli appassionati di discipline invernali: il 7 febbraio, quando inizieranno i Campionati mondiali di sci alpino nello splendido scenario di Cortina d’Ampezzo. Sette le discipline ufficiali: discesa libera, slalom gigante, slalom, SuperG, parallelo individuale, parallelo a squadre e combinata alpina. I migliori atleti del mondo arriveranno in provincia di Belluno per sfidarsi, davanti alle telecamere delle televisioni di tutto il globo. Uno straordinario volano, sportivo e di visibilità internazionale, per tutte le Alpi italiane e gli amanti dello sci.

Intanto, gli appassionati italiani non vedono l’ora di tifare per i loro beniamini. Per la compagine azzurra, grande attenzione è puntata sulle ragazze che nelle prime tre gare della Coppa del Mondo sono sempre salite sul podio. Il quartetto composto da Federica Brignone, Marta Bassino, Elena Curtoni e Sofia Goggia è ben tenuto d’occhio dagli esperti internazionali. Lo sci alpino è sempre più preso in considerazione anche dai maggiori bookmaker che offrendo bonus senza deposito cercano di attirare i fan di tantissime discipline.

La Coppa del Mondo e i Campionati mondiali di Cortina d’Ampezzo saranno anche l’occasione per osservare le promesse delle varie discipline, per capire chi di loro è già pronto per il grande salto. Al femminile, sono almeno cinque i nomi da tenere d’occhio in questo 2021:

La 22enne slovena Meta Hrovat, già campionessa juniores di slalom e ora, capace di farsi valere fin da subito in gigante.

La 19enne Alice Robinson, che arriva dalla Nuova Zelanda, da almeno un paio d’anni è nel giro che conta. La versatilità è il suo forte e, oltre all’amato gigante, sta infatti iniziando a prendere confidenza con slalom, slalom speciale, SuperG, combinata e (proprio negli ultimi mesi) anche con la discesa libera.

Attenzione anche alle 20enne svedese Sara Rask, che sta provando da tempo a fare il grande salto dalla Coppa Europa a quella del Mondo.

Infine, la fresca ventenne austriaca Magdalena Egger, slalom gigantista che ha portato a casa a fine 2020 i primi punti mondiali, a Levi. Da capire come recupererà dall’infortunio patito in allenamento.

Proprio un infortunio ha già interrotto la stagione sciistica della nostra Marta Rossetti. La 21enne bresciana, nata sul lago di Garda, ha incassato un ottimo 11° posto nello slalom di Semmering, prima del crack capitato in una seduta d’allenamento. La rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro l’ha costretta a salutare gli appuntamenti della prima metà del 2021, ma si tratta comunque di un nome da tenere sul taccuino per l’inverno che verrà.

La Rossetti abita a poche decine di chilometri dalla bergamasca Sofia Goggia, la già affermata punta di diamante della valanga rosa. Sofia ha chiuso il recente ciclo di gare di discesa libera con la quarta vittoria consecutiva, la seconda nella località svizzera di Crans Montana, festeggiando con uno scatenato balletto social tra i campanacci. Un appuntamento super quello del Canton Vallese, per i nostri colori, grazie al terzo posto di Elena Curtoni e agli ottimi piazzamenti di Laura Pirovano (quarta) e Federica Brignone (nona), capace anche di prendersi il terzo posto in SuperG. Una bella iniezione di fiducia per la 30enne valdostana, partita bene in stagione ma poi via via sparita dai radar. Il ritorno sul podio in Svizzera è manna per le azzurre, proprio in vista dei Campionati mondiali di Cortina ormai alle porte.

Meno facile, la stagione, pare essere per gli uomini. Mentre la valanga rosa abbonda di certezze e giovani promesse, quella azzurra è un po’ in mezzo al guado. Gli sciatori italiani delle varie discipline stanno ancora cercando il giusto equilibrio, tra il necessario ricambio generazionale e la difficoltà a mantenere la continuità dei “senatori”. Un esempio, è la disciplina tecnica per eccellenza, lo slalom segnato per sempre dalle vittorie dello sciatore azzurro per eccellenza: Alberto Tomba. Tra i pali stretti solo Alex Vinatzer è stato per ora capace di prendersi un podio in Coppa del Mondo (a Madonna di Campiglio). Dietro di lui, per ora, solo un altro atleta potrebbe ambire al colpaccio: si tratta di Stefano Gross, bolzanino classe 1986. Recondite le speranze di altri due azzurri, Manfred Mölgg e Giuliano Razzoli.

In chiave Cortina 2021, si guarda con un po’ più di fiducia alle discipline veloci dove la nostra punta di diamante è il rocker delle nevi. Così, nel circuito dello sci, è conosciuto Dominik Paris. Dopo mesi molto complicati, seguiti all’infortunio al ginocchio di un anno fa, il 31enne discesista di Merano pare avere ritrovato la fiducia e, tra Natale e Capodanno, è tornato a mostrare sprazzi della sua classe cristallina. Oltre alla discesa, Paris potrebbe fare un pensierino anche al SuperG, dove nel 2019 ha ottenuto la medaglia d’oro ai Campionati mondiali di Åre, oltre alla Coppa del Mondo. Paris, nonostante l’età e i recenti problemi fisici, resta pur sempre lo sciatore italiano più vincente ancora in attività, e il terzo in assoluto. Le sue 18 vittorie lo mettono sul podio di questa lista dei migliori di sempre, dietro a mostri sacri come Alberto Tomba e Gustav Thöni.

Da capire cosa faranno i giovani, a partire dal 20enne bresciano Giovanni Franzoni. I nomi forti, per ora, sono però quelli di altri Paesi, provenienti soprattutto dalla dominatrice Norvegia. Arrivano infatti tutti dalle piste di Oslo (e dintorni) tanti possibili campioni di domani come Lucas Pinheiro Braathen, brasiliano da parte di madre, che pare essere il perfetto polivalente degli anni 20: in carriera ha già piazzamenti tra i primi 10 in slalom, gigante e parallelo.

Con lui anche il dominatore dell’ultima Coppa Europa: Atle Lie Mcgrath, ventenne capace di sfondare il muro dei 1000 punti, scia in una maniera talmente superiore (ai pari età) da essere già stato fatto debuttare tra i “pro” della Coppa del Mondo.

Sarà lui il prossimo Kjetil André Aamodt? Forse lo scopriremo già a Cortina 2021!



Richy Garino

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