I padroni di casa della Bielorussia hanno provato fino all’ultimo poligono a contendere la gloria alla favorita Ucraina, ma il crollo di Bocharnikov – costretto al giro di penalità – ha permesso a Dmytro Pidruchniy di involarsi in tutta solitudine verso il traguardo per mantenere così l’Ucraina sul podio dei Campionati Europei di Minsk e mettersi al collo l’oro conquistato insieme a Valj Semerenko, Yulija Dzhima ed Artem Pryma.
Su una neve scarna ed in condizioni davvero complicate, dopo un avvio leggermente in difficoltà di Semerenko – due ricariche al primo poligono – il quartetto ucraino ha dato vita ad un prolungato testa a testa proprio con la Bielorussia che ha schierato Dzinara Alimbekava al lancio, seguita da Iryna Kryuko, Anton Smyolski e dallo stesso Sergey Bocharnikov che nel finale ha dovuto alzare bandiera bianca, dando addio in un colpo solo ai sogni di titolo ma anche a quelli di podio.
Per l’Ucraina è così arrivata la quarta medaglia su quattro gare disputate nel corso degli Europei di Minsk (un oro, un argento e due bronzi), un successo che vale anche la leadership provvisoria nel medagliere.
Uscito dal giro di penalità insieme al ventunenne russo Said Khalili e al norvegese Aleksander Andersen, Bocharnikov ha pagato lo sforzo, perdendo progressivamente terreno nella tornata conclusiva, mentre Khalili andava a concretizzare l’argento (32"") russo dopo una grande rimonta nella seconda parte di gara (al secondo cambio la Russia era nona ad 1’19, ben alle spalle dell’Italia, poi Latypov e Khalili hanno cambiato marcia), costringendo la precisissima Norvegia (solo 3 ricariche utilizzate negli otto poligoni) ad accontentarsi del terzo gradino del podio (33"7). Il quarto posto della Bielorussia (40"4) ha quindi permesso di completare il quadro delle migliori quattro formazioni di giornata, con le altre notevolmente staccate, ad oltre 2’30 dai vincitori; nell’ordine Polonia, Estonia, Francia e Repubblica Ceca.
Decimo posto quindi per l’Italia, con Daniele Cappellari arrivato al traguardo 4′ dopo l’Ucraina. Una staffetta, quella azzurra, lanciata da una Irene Lardschneider positiva al tiro (senza errori e con rapidità in aumento, rispetto alle ultime uscite) ma appesantita nel giro finale e seguita da una Nicole Gontier capace di limitare i balbetti al poligono (4 ricariche complessive utilizzate) ma non più sorretta dalla condizione fisica delle scorse settimane, anche a causa della neve particolarmente pesante. Nella seconda parte di gara è quindi toccato a Saverio Zini arrivare al poligono in un momento di vento piuttosto fastidioso che ne ha fatto perdere i riferimenti obbligandolo ad un giro di penalità. Decisamente meglio in piedi (1 sola ricarica) ma a quel punto il divario era lievitato e a Cappellari non è rimasto altro da fare che lottare per la top ten, guadagnando al poligono (2 ricariche a terra, 1 in piedi) quella posizione che ha consentito al quartetto azzurro di chiudere al decimo posto, ma il distacco maturato soprattutto nelle seconde due frazioni è emblematico.
Domani a Minsk è prevista una giornata di riposo, quindi sabato e domenica spazio a sprint e inseguimento per completare la rassegna continentale.
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