Biathlon | 21 aprile 2020, 19:09

Il ritiro di Alexia Runggaldier: il saluto di compagne e compagni di biathlon e fondo

L'atleta delle Fiamme Oro ha annunciato ieri il suo ritiro; Fondo Italia ha contattato atleti e atleti con cui il bronzo del Mondiale di Hochfilzen si è allenata in questi anni

Alexia Runggaldier si commuove dopo il podio nell'individuale di Anterselva del 2017 (Pentaphoto)

Alexia Runggaldier si commuove dopo il podio nell'individuale di Anterselva del 2017 (Pentaphoto)

Alexia Runggaldier ha annunciato ieri il suo ritiro dalla carriera agonistica nel biathlon. Abbiamo chiesto quindi un commento o un semplice saluto ad alcuni suoi ex compagni e compagne di squadra della nazionale o delle Fiamme Oro, dal biathlon al fondo. Ecco il loro pensiero sull'addio di Alexia.

Karin Oberhofer (biathlon - CS Esercito): «Alexia grazie per le emozioni vissute insieme e tutte le risate. Per il futuro ti auguro il meglio e sono sicura che nella nuova vita ti sentirai benissimo. Ti abbraccio».

Nicole Gontier (biathlon - CS Esercito): «Mi spiace che Alexia smetta, ma sono anche contenta per lei che ha deciso di prendere un'altra strada, di andare avanti con i suoi studi e con il suo percorso nella Polizia. Sono felice soprattutto perché in questa stagione ho fatto le ultime gare con lei e ci siamo ritrovate. Forse in passato avevamo avuto degli anni un po' più difficili per il nostro rapporto, ma ho riscoperto una bella persona e sono contenta di aver vissuto questo ultimo periodo con lei. Le auguro tutto il meglio».

Giuseppe Montello (biathlon - CS Esercito): «Insieme ad Alexia abbiamo vissuto tantissime belle esperienze. Eravamo assieme ai miei esordi in IBU Cup, così in Coppa del Mondo e alle Olimpiadi. Mi dispiace sicuramente che smetta ma capisco la sua scelta. Le faccio i complimenti per la sua carriera e le auguro il meglio per il suo futuro».

Irene Lardschneider (biathlon - Fiamme Gialle): «Fin da quando ho iniziato a praticare biathlon, ho visto Alexia come il mio idolo, provendendo anche lei dalla mia valle e dal mio sci club. Un vero punto di riferimento, visto che quando ho iniziato a sparare con la calibro 22, lei già era in Coppa del Mondo. Lo scorso anno, poi, ho avuto l'opportunità di allenarmi tanto con lei e trascorrere la stagione insieme. Ho cercato di imparare molto da Alexia, soprattutto l'approccio mentale. Credo che lei possa essere davvero fiera di quanto ottenuto nel biathlon e sono sicura che la sua vita dopo lo sport sarà altrettanto soddisfacente e bella».

Thomas Bormolini (biathlon - CS Esercito): «Quando ho saputo che Alexia aveva deciso di smettere, mi sono venuti in mente tanti ricordi, sin dai miei primi anni di biathlon, quando a sedici anni eravamo entrambi aggregati in Finanza, ai primi periodi con la squadra Junior fino ai Mondiali di Hochfilzen e le Olimpiadi. Abbiamo fatto un percorso simile, lei ha iniziato prima di me ma ci siamo trovati spesso. Dico semplicemente che ho ricordi bellissimi delle nostre chiacchierate, dei momenti in cui ci trovavamo a discutere e parlare. Sono contento di aver vissuto insieme a lei dei momenti belli e altri difficili, ma la cosa che più mi fa piacere è pensare che lei abbia deciso di smettere in piena serenità, che credo sia una delle cose più difficili per un atleta. Sono convinto che troverà tante belle cose da fare grazie alla persona che è. Le mando un caloroso abbraccio».

Pietro Dutto (biathlon - Fiamme Oro): «Ho tanti ricordi legati ad Alexia, in quanto abbiamo iniziato la nostra carriera internazionale a Ruhpolding insieme e chiuso quasi allo stesso momento, visto che io mi sono ritirato un anno fa. Il ricordo agonistico più vivo è la staffetta mista delle finali di IBU Cup in Canada nel 2015, quando arrivammo terzi insieme a Federica Sanfilippo e Giuseppe Montello. Abbiamo condiviso questa bella gioia, che per me rappresentava una rinascita sportiva, in quanto venivo da un periodo difficile a causa della toxoplasmosi. Ho avuto l'opportunità di seguirla un po' lo scorso anno e da dietro al cannocchiale mi sono reso ancora più conto del suo talento al tiro, in quanto faceva grandi cose al poligono, era baciata da madre natura. Abbiamo vissuto poi tanti bellissimi momenti anche al di fuori delle gare, dei quali conservo un bellissimo ricordo».

Sara Pellegrini (fondo - Fiamme Oro): «Ho avuto l'opportunità di allenarmi per diversi anni con Alexia e mi sono sempre trovata molto bene con lei. Non si tirava mai indietro e tante volte ci stimolavamo a vicenda per fare quel qualcosa in più. Inoltre lei, oltre all'allenamento con noi fondiste, aveva anche la componente del tiro da allenare. Per questo ho davvero tanta stima e ammirazione per lei, per quello che è riuscita a fare in questi anni. Mi dispiace che abbia deciso di smettere, so che non è stata una decisone facile ma le auguro di trovare la sua strada e la tranquillità che forse in tante occasioni le è mancata per tornare sui suoi livelli. È stata un ottima compagna, la ringrazio tanto anche io».

Ilardia Debertolis (fondo - Fiamme Oro): «Mi aveva già informata della sua decisione, ma purtroppo, a causa dell'epidemia di coronavirus non ci siamo più potute vedere. Naturalmente mi dispiace per il suo ritiro, però sono sicura abbia fatto la scelta giusta per sé, l'ho sentita molto tranquilla e sicura della decisione presa. Quest’anno ci siamo allenate assieme in caserma, abbiamo condiviso la stanza e un sacco di tempo assieme. Alexia è davvero una ragazza solare, spensierata e sempre pronta a darti una mano in ogni situazione. Ci siamo allenate e spronate a vicenda ma ci siamo anche divertite tanto assieme. Le auguro tutto il meglio e di cogliere tante soddisfazioni nella sua vita al di fuori dello sport».

G.C.

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