"Iivo, Iivo, Iivo, Iivo", canta il pubblico finlandese, esulta, festeggia il suo grande campione, il migliore sciatore al mondo in tecnica classica, l’eroe locale, il campione olimpico Iivo Niskanen. Immagini bellissime, di pubblico, di tifo, di emozioni, che mancavano nel mondo dello sport. Lui, Niskanen, se le gode appieno, raccoglie l’applauso, il suo volto glaciale si perde per una volta in sorrisi e visibili emozioni. Il finlandese ha compiuto l’ennesima impresa da fuoriclasse, al termine di una gara bellissima, tirata, nella quale il campione olimpico ha fatto la differenza negli ultimi chilometri.
A tenergli testa è stato prima di tutto Johannes Klæbo, all’ennesima dimostrazione di un atleta competitivo e fenomenale in ogni format di gara. Il norvegese ha anche guidato la gara a lungo, ma nella parte conclusiva nulla ha potuto per tenere i tempi fatti registrare da un Niskanen straordinario. Il leader della Coppa del Mondo ha però difeso benissimo il suo pettorale giallo, con un finale a tutta velocità, nel quale è riuscito, chiudendo a 17"6 dal vincitore, a tenersi alle spalle l’altro grande protagonista del giorno, William Poromaa.
Il giovane svedese, classe 2000, ha confermato la sua crescita evidente, disputando una gara coraggiosa sin dall’inizio, sempre nelle posizioni più alte della classifiche. E nel finale è stato tra i pochi a reggere il ritmo di un Niskanen straordinario, riuscendo anche a chiudere bene, costringendo Klæbo agli straordinari e a un rettilineo alla Klæbo per finirgli davanti. Oggi, lo sci di fondo può festeggiare l’arrivo di un giovane futuro campione.
Ai piedi del podio l’ottimo Chervotkin, bravo nel gestirsi al meglio nel corso della gara e chiudere forte davanti al connazionale Bolshunov, arrivato quinto a 24"5 con un finale in calo. Bel sesto posto per Nyenget, a lungo nelle posizioni più alte, poi l’ottimo Semikov, Tønseth e quell’Amundsen che inizialmente nemmeno era stato convocato dalla nazionale norvegese, alimentando alcune polemiche. Effettivamente, valutando che Iversen è poi arrivato trentesimo confermando una forma al di sotto della media, i media norvegesi non avevano tutti i torti. A chiudere la top ten il finlandese Hakola.
Bellissima la prova di Federico Pellegrino, capace anche di chiudere 14° a 1’11" da Niskanen, ma con una seconda parte di gara bellissima, nella quale è stato al livello dei migliori. Il poliziotto valdostano è in crescita costante anche nelle distance, segno che la scelta di allenarsi con i russi ha portato i risultati richiesti, ma anche di un atleta che facendo sempre più esperienza anche in questi format di gara dopo aver vinto tutto ciò che poteva vincere nelle sprint. Molto positiva la prova di Giandomenico Salvadori che ha concluso 19° a 1’33"8 dal vincitore e di poco davanti all’altro azzurro, Francesco De Fabiani. Per il trentino delle Fiamme Gialle è stata senza dubbio la prova più convincente della stagione.
Di poco fuori dalla zona punti Paolo Ventura e Simone Daprà che hanno concluso rispettivamente 34° e 35°.
Sci di Fondo – La Finlandia ai piedi di Niskanen al grido di Iivo Iivo: è sua la 15 km di Lahti; bene Pellegrino

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