Biathlon | 09 dicembre 2022, 10:00

Biathlon - Simon: "Il pettorale giallo è un sogno"

La francese ha strappato a Vittozzi il simbolo del primato con il terzo posto nella sprint di Hochfilzen

Biathlon - Simon: "Il pettorale giallo è un sogno"

Julia Simon e Lisa Vittozzi vanno molto d'accordo, ma nello sport i sentimenti passano in secondo piano e la francese aveva giustamente un sorriso speciale dopo aver sfilato all'azzurra il pettorale giallo della leadership nella generale di Coppa del Mondo. Per la 26enne il simbolo del primato è stato una novità in carriera, mentre per la Francia è la prima volta dai tempi di Justine Braisaz-Bouchet, che nel 2017 lo indossò a Ostersund e Hochfilzen.

«Mi sembra che stia vivendo un sogno! È un grande piacere ed è bello poter battagliare con i migliori. È anche una grande soddisfazione poter dire che sabato sarò in giallo nell'inseguimento. È un piccolo passo avanti, ma non un traguardo. Dovremo comunque mettere le cose a posto e continuare a lavorare in modo serio e corretto», queste le parole a Nordic Magazine di Simon, al tempo stesso incredula ma concentrata. «Preferirei avere questo pettorale a fine stagione! A ogni modo è qualcosa che ho sempre sognato, quindi lo prenderò con molto orgoglio. È un primo passo, posso dire di partire in giallo almeno una volta in carriera, ma per mantenerlo dovrò fare delle belle gare come quelle che sto facendo dall'inizio dell'inverno. Lottare per il pettorale giallo è qualcosa che richiede molta energia e molta costanza, senza mai perdere una gara. Vedremo se ne sarò capace, ma il mio obiettivo è soprattutto quello di essere regolare. So quanto valgo e ho fiducia in me stessa: sono la prima a credere nelle mie possibilità e vedremo cosa succederà».

Simon, arrivata terza nella sprint di Hochfilzen, ha commesso solo un errore al poligono, in piedi: perfette le sue statistiche al tiro a terra, dove non ha sbagliato un colpo in nessuna delle gare di Coppa del Mondo: «Mi sento bene in questo fondamentale e mi sto divertendo. So cosa devo fare e lo sto facendo. Ora si tratta di fare meglio in piedi. Qui a Hochfilzen il tiro è piuttosto complicato, ma mi sentivo molto bene. Non ci sono andata lontana, cercherò di correggere il tiro alla fine della settimana».

Valerio Barretta

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