Salto | 21 maggio 2023, 13:45

Salto - Dawid Kubacki: "Mia moglie Marta stava morendo, le hanno impiantato un pacemaker. Ho pianto tanto: torno ad allenarmi, ma..."

Dawid Kubacki

Dawid Kubacki

Dopo l'enorme paura, Dawid Kubacki sta tornando ad allenarsi nel salto con gli sci. L'atleta polacco ha vissuto settimane di terrore a cominciare dal 19 marzo scorso, quando la moglie Marta è stata ricoverata in ospedale per gravi problemi cardiaci. Una situazione che pareva disperata e che ha colto di sorpresa il saltatore, in quel momento in trasferta a Vikersund, in Norvegia: "Ero sotto choc, gli organizzatori mi chiedevano cosa volessi fare - ha raccontato ai microfoni di Skikumping.pl -. Forse, per la mia incolumità, se avessi dovuto decidere io non sarei sceso dal trampolino: avevo la testa fracassata".

Kubacki ha sottolineato che, di fronte a imprevisti simili, non si è mai preparati, soprattutto quando riguardano una persona cara: "Credo che tutti si comporterebbero allo stesso modo quando c'è una tragedia in famiglia. So che non si è d'aiuto in ospedale, perché si può solo disturbare il lavoro dei medici, ma in un frangente del genere una persona desidera soltanto stare con i propri cari e prendersi cura dei propri figli".

Fortunatamente, sua moglie Marta è sopravvissuta e il 33enne sa benissimo a chi dire grazie: "I dottori hanno fatto un ottimo lavoro, è stato un miracolo compiuto dalle loro mani. Alla fine abbiamo lasciato l'ospedale dopo meno di un mese. I parametri cardiaci della mia consorte sono tornati alla normalità rapidamente. È stato molto brutto, se non tragico, quando è stata ricoverata in ospedale, poi il cuore ha cominciato a tornare ai giusti parametri. È stato un miracolo. I cardiochirurghi hanno impiantato un pacemaker nel petto di Marta".

Negli ultimi due mesi Dawid Kubacki ha ammesso di avere pianto molte volte. D'altro canto, rischiava di perdere la sua dolce metà e, al tempo stesso, doveva prendersi cura da solo della loro figlia più piccola, nata a gennaio durante il Torneo dei Quattro Trampolini: "Ho dovuto prestare un po' più di attenzione ai bambini. Non che non l'avessi fatto prima, ma il carico era più grande. Soprattutto nella fase iniziale di questa situazione ho dovuto darmi da fare. In particolare, ricordo che di notte dovevo alzarmi spesso per cambiare il pannolino".

Sacrifici che Kubacki ha fatto volentieri e ora è felice di riabbracciare la normalità della sua famiglia e di avere Marta con sé a casa. Per quanto riguarda il salto con li sci, ha ripreso ad allenarsi: "La voglia e l'entusiasmo per gareggiare durante la prossima stagione non mi mancano. Solo il tempo, però, dirà quali saranno le reali possibilità di farlo, ma sono contento che per ora ci siano".

A inizio maggio, il polacco si è recato in Svezia per dedicarsi alla fase di volo a Stoccolma: "La galleria del vento è uno strumento molto interessante per il nostro lavoro. L'anno scorso mi ha insegnato molto e questa volta l'ho affrontato in modo del tutto simile. Siamo riusciti a testare diverse soluzioni, volando in galleria con e senza sci. Presto inizieremo le tipiche preparazioni con l'allenamento sul trampolino. Potrò sedermi di nuovo sulla stanga di partenza e poi lasciarmi andare. I primi salti dimostreranno se ricordo ancora come si fa: penso che per noi sia come andare in bicicletta!".

Dawid Kubacki è consapevole del fatto di non poter fare progetti a lungo termine a livello sportivo per il prossimo inverno: prima di ogni altra cosa, infatti, viene la salute di sua moglie Marta. "Il piano A - ha rivelato ai microfoni di Skijumping.pl - presuppone un normale allenamento con il resto del gruppo. Ci saranno alcuni momenti in cui avrò bisogno di essere a casa. Se la squadra sarà in un ritiro all'estero e io dovrò restare in Polonia, allora salterò a Zakopane, sotto la supervisione degli allenatori presenti. Sono ottimista sul fatto che tutto si normalizzerà".

Alessandro Nidi

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