Biathlon | 18 ottobre 2023, 19:00

Biathlon - Accantonata la super sprint, il dt azzurro Höllrigl applaude l'IBU: "Giusto provare nuovi format e tornare indietro se non sono un passo nella giusta direzione"

Biathlon - Accantonata la super sprint, il dt azzurro Höllrigl applaude l'IBU: "Giusto provare nuovi format e tornare indietro se non sono un passo nella giusta direzione"

Dalla prossima stagione la super sprint non farà più parte del calendario internazionale del biathlon. Dopo essere stato sperimentato nelle ultime sei stagioni in IBU Cup e IBU Cup Junior, con numerosi cambiamenti nel corso degli anni nel tentativo di aggiustarlo, questo format è stato alla fine ritenuto non idoneo ad essere lanciato in Coppa del Mondo e di conseguenza accantonato completamente.

Il direttore tecnico del biathlon italiano, Klaus Höllrigl ha applaudito l’IBU, non soltanto per la sua scelta ma per come ha gestito in questi anni tutto il processo legato ai nuovi format di gara. «Parto dalla considerazione che ritengo giusto che l’IBU provi nuovi format – ha subito chiarito Höllrigl a Fondo Italiaperché è proprio in questo momento in cui il biathlon va molto bene e gode di grande popolarità che si devono provare dei cambiamenti, cercare di innovarsi, altrimenti se lo si fa quando le cose non vanno bene, si rischia di avere problemi. Negli ultimi anni, l’IBU ha fatto quindi benissimo a provare questo nuovo format della super sprint, che aveva potenziale ed era anche interessante. Ci si è però accorti, provandolo in IBU Cup e IBU Cup Junior, che non era ciò che serviva e che desideravano sia l’IBU che noi addetti ai lavori o atleti».

Höllrigl ha aggiunto: «Alla fine la Federazione ha utilizzato l’IBU Cup e l’IBU Cup junior come banco di prova per vedere se questo format avesse un futuro in Coppa del Mondo, ha cercato anche di perfezionarlo cambiando delle regole, ma si è resa conto che non aveva convinto e ha deciso di toglierlo. La ritengo una scelta giusta. Come ho già detto, l’ho sempre ritenuto un format interessante che non mi ha mai convinto fino in fondo. Apprezzo la volontà dell’IBU di provare cose nuove e fare marcia indietro quando capisce che non si sta andando nella direzione giusta».

Il dt della squadra azzurra ha anche ammesso di non essere mai stato troppo attratto dalla super sprint per diversi motivi: «L’ho sempre ritenuto un format interessante, ma non mi ha mai convinto fino in fondo sia per le due partenze sia perché potevano arrivare davanti atleti che in tutti gli altri format non erano ai vertici. Insomma credo mischiasse troppo le carte. Da guardare era anche una gara interessante, ma pochi tra atleti e allenatori l’hanno amata.
Inoltre ci complicava anche le scelte. Per esempio, nella passata stagione, ci siamo trovati a Osrblie in IBU Cup, dove dovevamo decidere anche le convocazioni per la successiva tappa di Coppa del Mondo. Alla fine il programma prevedeva una staffetta, che non è semplice da valutare individualmente, proprio la super sprint, diversa da tutte le altre gare, e alla fine solo una sprint. Vuol dire che per scegliere chi mandare in Coppa del Mondo, siamo stati costretti a valutare attraverso una sola gara».


Höllrigl ha chiosato motivando anche la scelta dell’Italia di non proporre questo format di gara nella Coppa Italia Fiocchi. «Era una gara troppo impegnativa, non soltanto per gli atleti, ma anche per allenatori, skiman e gli stessi organizzatori, che avrebbero avuto una giornata tostissima. Alla fine ti trovi a fare due gare in un giorno, immaginatelo con tutte le categorie che abbiamo. Inoltre abbiamo sempre preferito dare priorità ad altri format di gara, che danno un riscontro più veritiero sul livello degli atleti».

Giorgio Capodaglio

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