Biathlon - Holmenkollen, due mesi di chiusura. Si valuta la richiesta di esenzione per il weekend di Coppa del Mondo

A Holmenkollen tutto tace da due mesi. Il poligono di tiro è stato chiuso il 19 ottobre in seguito a un controllo a sorpresa della polizia, che ha constatato delle infrazioni di alcune norme relative alla sicurezza. Sono passati 62 giorni, si sta avvicinando il Natale e non ci sono ancora aggiornamenti sui tempi di riapertura.

Sul caso c'è anche l'IBU, che qui organizzerà la terzultima tappa stagionale (nonché l'ultima europea) di Coppa del Mondo, dal 29 al 3 marzo. Da Anif (Salisburgo, dove si trova la sede dell'IBU) si dicono tuttavia tranquilli riguardo la realizzazione del weekend di gara.

«L'IBU è a conoscenza della situazione. Secondo il comitato organizzatore della Coppa del Mondo di Holmenkollen, il poligono di tiro è ancora chiuso per gli allenamenti, ma c'è la possibilità di ottenere un permesso speciale per l'evento da parte del proprietario della pista (Oslobygg) e della polizia», ha commentato il responsabile della comunicazione Christian Winkler a Dagbladet.

«Il messaggio che abbiamo ricevuto da Holmenkollen è che la Coppa del Mondo possa continuare normalmente. Siamo in dialogo costante con gli organizzatori e quindi non abbiamo intenzione di recarci a Oslo adesso», ha proseguito Winkler. Secondo quanto risulta alle fonti norvegesi, sono state inviate due richieste di esenzione, una per le gare e un'altra per gli allenamenti (quattro sere e due mattine a settimana). La polizia prenderà in esame un'esenzione per permettere di disputare il weekend di Coppa del Mondo, ma il fattore decisivo riguarda i miglioramenti che la struttura dovrà apportare alla sicurezza del poligono: «Il proprietario viene inoltre informato sulle possibilità di richiedere un'esenzione per gare e altri eventi. A nostro avviso la pista non potrà essere aperta per l'uso normale finché non saranno stati apportati questi miglioramenti. La decisione di vietarne temporaneamente l'uso è stata presa tenendo conto della sicurezza di chi viaggia e soggiorna nella struttura», queste le parole di Marius Gaarder, capo della sezione per il controllo amministrativo del distretto di polizia di Oslo.