Biathlon | 06 gennaio 2024, 12:10

Biathlon – Endre Strømsheim centra il primo successo in carriera, pokerissimo norvegese. Un grande Giacomel, 11° e migliore degli italiani

D. Yevenko

D. Yevenko

Oberhof non regala mai gare banali, e così è stato per il quarto inseguimento della Coppa del Mondo di biathlon nell’inverno 2023/2024. Le condizioni della neve proibitive intorno all’Arena Am Rennsteig sono state un fattore nella competizione, a differenza del poligono -stranamente-, uno dei più difficili presenti nel massimo circuito. Dopo il successo in Svezia di Samuelsson e la doppietta di Johannes Thingnes Boe, è il norvegese Endre Strømsheim a vincere sulle nevi della località della Turingia. Si trova a suo agio col format dell’inseguimento ed è in striscia aperta di podi qua ad Oberhof. In seconda posizione chiude il compagno di squadra Sturla Holm Laegried. Sul gradino più basso Johannes Dale-Skjevdal, nei primi tre abbiamo tre classe 1997. I fratelli Boe hanno disputato l'ultimo giro insieme, ma Tarjei (4°) è parso più incisivo nel finale rispetto a uno spento Johannes (5°). L'unico non norvegese presente in flower ceremony è il francese Fabien Claude, sta vivendo un buon momento di forma dopo la prestazione al Biathlon auf Schalke. Il transalpino è stato capace di far segnare il miglior pursuit time.

La palma di grilletto più veloce la conquista Endre Strømsheim, quando si parla di tempo tra i singoli colpi non è secondo a nessuno. Se mettesse a punto aspetti tecnici, tipo l'iter nel posizionarsi a terra, diventerebbe l'eccellenza assoluta con la carabina. Sugli sci stretti a dettar legge è Tarjei Boe, il veterano è solido dalla prima all'ultima tornata. In casa Norvegia bisognerà fare delle scelte e porre l'attenzione su questi rendimenti in vista delle staffette e delle gare nel prossimo futuro che assegneranno medaglie.

L’unico che poteva inserirsi tra gli scandinavi era colui che partiva col pettorale 1 Benedikt Doll, ma una sessione negativa al primo poligono ha precluso le sue speranze di ottenere il bersaglio grosso. 

Johan-Olav Botn, oltre a dimostrare un certo rendimento sugli sci, continua ad attirare l’attenzione per le sue ingenuità, dopo aver percorso un giro in più di penalità ieri, oggi è partito in anticipo, per lui una sanzione di 30s al traguardo. 

L’Italia aveva al via quattro atleti dati i risultati di ieri nella sprint. Il migliore degli azzurri è stato Tommaso Giacomel (0+0+0+1), ha chiuso al 11° posto, ha gestito i poligoni a terra per poi liberare i cavalli in piedi e recuperare quattordici posizioni. 23° Didier Bionaz (0+0+1+2), il valdostano è costante nei suoi rendimenti. Gli altri azzurri fuori dalla zona punti e si sono piazzati rispettivamente: 41° Lukas Hofer (1+1+1+2) e 49° Elia Zeni (1+0+2+0). 

Gli unici atleti a non essere partiti sono stati il moldavo Maksim Makarov e il ceco Tomas Mikyska.

Domani in programma una staffetta 4x7,5km con partenza alla ore 11:30, l’Italia potrà giocarsi le sue carte dopo due buone prestazioni in stagione.  

CLASSIFICA FINALE TOP TEN
1° E. Stroemsheim (NOR) (0+0+0+2) 33:04.2
2° S.H. Laegreid (NOR) (0+1+1+0) +17.8
3° J. Dale-Skjevdal (NOR) (1+0+0+0) +36.4
4° T. Boe (NOR) (1+0+1+1) +45.5
5° J.T. Boe (NOR) (0+0+1+3) +50.3
6° F. Claude (FRA) (0+0+1+0) +53.2
7° M. Ponsiluoma (SWE) (0+0+2+1) +58.5
8° J. Kuehn (GER) (0+0+1+1) +1:00.7
9° S. Samuelsson (SWE) (1+0+0+2) +1:06.6
10° J. Nelin (SWE) (0+0+1+0) +1:12.1

Gli italiani
11° T. Giacomel (0+0+0+1) +1:17.6
23° D. Bionaz (0+0+1+2) +2:37.3
41° L. Hofer (1+1+1+2) +4:22.9
49° E. Zeni (1+0+2+0) +5:15.0

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Mirko Efoglia

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