Biathlon | 19 gennaio 2024, 16:45

Biathlon - La prima volta di Sara Scattolo: "Non ci sono parole per descrivere l'emozione che ho provato"

Foto credit: Federico Angiolini

Foto credit: Federico Angiolini

Ha il volto ancora emozionato Sara Scattolo, quando si presenta nella mixed zone al termine della short individual di Anterselva. La giovane veneta del CS Esercito si è trasferita da adolescente in Friuli Venezia Giulia, a Forni Avoltri, insieme alla famiglia, proprio per puntare tutto sul biathlon. Una scelta che ha pagato.

Probabilmente, oggi, quando ha salito le scale per entrare all'interno dello stadio e ha visto il pubblico numeroso sugli spalti, la sua famiglia presente, il suo pensiero per un attimo sarà tornato a quelle scelte, ai sacrifici fatti, ai momenti di gioia e a quelli di difficoltà, ai sorrisi e le lacrime, emozioni che lo sport, e il biathlon in particolare, danno di continuo agli atleti lungo il loro percorso. Non sempre però tutto ciò paga, non tutti arrivano lì dove hanno sempre sognato di competere. «Diciamo che oggi è stato tutto nuovo - ammette Sara Scattolo - ero un po' agitata come normale, ma è stata esperienza bellissima ed indimenticabile. Sono ancora giovane e ho tanto da imparare. Sono contenta e mi sono divertita.
È stato bello gareggiare davanti alla mia famiglia, essere qui con questo pubblico, significa che è valso la pena fare certi sacrifici, che le scelte hanno pagato. Non ci sono parole per descrivere l'emozione che ho provato oggi».

La prestazione al poligono non rispecchia il suo valore, ma oggi non era facile isolarsi e mettere tutto da parte. Certamente però la prova sugli sci ha confermato che la giovane del 2003 è quasi pronta: «Sono contenta della mia prestazione sugli sci, stavo abbastanza bene. Al poligono ho patito un po', ma era la prima volta (ride, ndr). Per ora penso a divertirmi, imparo tutto quello che posso e dopo si vedrà».

Quelle odierne sono emozioni che Sara Scattolo ricorderà per sempre, anche se siamo certi che la Coppa del Mondo diventerà la sua routine.

Giorgio Capodaglio

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