Biathlon | 22 gennaio 2024, 19:55

Biathlon - Sørum va ad Anterselva e si conferma tra i migliori al mondo: "Giovedì ho chiesto alla federazione di farmi andare. Felice del podio, ma vorrei poter dimostrare sempre quanto valgo"

Foto credit: Dmytro Yevenko

Foto credit: Dmytro Yevenko

Una settimana fa avevamo pubblicato l’intervista che gli avevamo fatto in Val Ridanna, nella quale non nascondeva un po’ di frustrazione, del tutto giustificata, da parte di chi sarà di valere il podio in Coppa del Mondo, ma non trova posto.
Ad Anterselva, Vebjørn Sørum ha dimostrato per l’ennesima volta di avere ragione, di essere uno degli atleti più forti al mondo, arrivando in Italia soltanto venerdì per gareggiare domenica nella mass start e salire sul podio!
Numeri impressionanti, quelli del norvegese, salito sul podio in Coppa del Mondo in due gare, ed occupando la ventesima piazza nella classifica generale, pur avendo partecipato ad appena sette delle quattordici fin qui disputate in stagione, appena la metà.

«È qualcosa di pazzesco – ha ammesso domenica a Fondo Italia quando si è fermato a parlare nuovamente con noi nel media centre – sono così felice e soddisfatto di quello che ho fatto. Dopo la tappa in Val Ridanna sono tornato in Norvegia, raggiungendo la mia ragazza ad Oslo. Dopo un paio di giorni ci siamo recati a Lillehammer dove vivo e avevo iniziato ad allenarmi in vista degli Europei. Giovedì, ho guardato in tv la short individual e dopo la gara, ho visto che ero 23° nella classifica generale della Coppa del Mondo, e avevo quindi la possibilità di prendere parte alla mass start. Allora ho contattato la mia federazione, comunicando loro che ero tra i primi 25 della classifica generale e avrei potuto gareggiare in Coppa del Mondo, chiedendo quindi loro di poter raggiungere Anterselva per partecipare alla gara di domenica. Fortunatamente mi hanno dato questa opportunità.
Ora sono veramente felice di aver ricevuto questa occasione di gareggiare ad Antholz e addirittura sono salito sul podio. È stata veramente una bella gara per me».


Sørum ha parlato della gara: «La mia condizione non era perfetta ma ho fatto del mio meglio. Sapevo che qui avrei dovuto prendermi i giusti tempi per sparare e in pista sarebbe stata molto tosta stando in quota. Ero consapevole che se fossi riuscito a gestire la gara nel modo giusto, a prendere le decisioni esatte e fare una bella prestazione al poligono, tutto sarebbe stato possibile.
È stata una bella lotta nell’ultimo giro, in particolare con Dale, che è stato troppo forte per me questa volta, ma quando ho visto davanti a me Fillon Maillet, ho tirato fuori tutta la forza che ancora avevo e sono felice per il podio. Qui il pubblico è pazzesco, credo sarà uno dei ricordi più belli che mi porterò dietro per tutta la vita».


Il giovane norvegese è rimasto entusiasta della sua prima esperienza ad Anterselva: «Sono stato qui in estate, ma mai avevo avuto l’opportunità di venirci in inverno. È tutto stupendo, la natura e le condizioni invernali, ma soprattutto gli spettatori, non soltanto quelli all’interno dello stadio, ma soprattutto i tantissimi in pista che erano qualcosa di speciale. Mi hanno trasmesso tanta energia. Questa è una differenza enorme rispetto all’IBU Cup, questa atmosfera pazzesca che ti dà così tanta energia. Da atleta, vuoi mostrare il tuo meglio, perché loro sono qui per applaudire e tifare per tutti noi, per me e gli altri, e quindi vuoi dare qualcosa indietro ai tifosi».

Un risultato come quello di domenica conferma all’atleta stesso il suo valore. Non che Sørum avesse tanti dubbi in merito: «Ovviamente vorrei sempre gareggiare in Coppa del mondo. Per me è triste che abbiamo solo sei posti, penso di essere uno dei migliori atleti al mondo in questo momento, vorrei gareggiare sempre e mostrare il mio livello. È dura, la Norvegia ha solo sei posti, forse in futuro ci sarà un sistema diverso, non possiamo saperlo. Comunque spero che nei prossimi anni sarò abbastanza competitivo da essere parte della squadra norvegese».

Ora Sørum si prepara ad nuovo viaggio, verso gli Europei di Brezno Osrblie, in Slovacchia. «Praticamente sono venuto da Lillehammer ad Anterselva senza che nemmeno avevo disfatto la valigia. Adesso si riparte, prima sei ore di auto fino a Monaco di Baviera (lo ha fatto domenica sera, ndr), poi altre otto ore lunedì fino alla Slovacchia. Poi ho bisogno di riposarmi bene dopo tutti questi viaggi».
E chissà, molto probabilmente il 2 marzo lo rivedremo ad Oslo, dove è in programma la mass start maschile. In fin dei conti, essendo ventesimo, le chance di rientrare sono nuovamente altissime.

Giorgio Capodaglio

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