Sport vari | 24 febbraio 2024, 17:00

Universiadi invernali - Torino 2025 presenta al mondo la sua mascotte To Tag, stasera Lights on U al Palavela con le stelle Kostner e Malinin

credits - Torino 2025/Barbieri

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To Tag è pronto a conquistare il cuore di tutto il mondo. Questa mattina, nella suggestiva cornice della Sala Trasparenza del Grattacielo della Regione Piemonte, è stata presentata la mascotte dei XXXII Giochi Mondiali Universitari invernali di Torino 2025, alla presenza delle massime autorità: il presidente della FISU (Federazione Internazionale Sport Universitari) Leonz Eder, il presidente del Comitato organizzatore dei Giochi di Torino 2025 Alessandro Ciro Sciretti e l’assessore allo Sport della Città di Torino Domenico Carretta.

A fare gli onori di casa è stato l’assessore allo Sport della Regione Piemonte Fabrizio Ricca, mentre la conferenza è stata moderata dalla torinese Federica Frola, giornalista di Sky Sport. A presentare, invece, To Tag, ovvero l’Ambassador più social di tutti (con tanto di proprio profilo personale a questo link), è stata la direttrice dell’area Corporate e Communication di Torino 2025, Silvia Carrera

La mascotte dei Giochi assegnati dalla FISU alla FederCUSI nasce dalla volontà di creare una connessione universale che vada al di là delle distinzioni fra vita reale e digitale, fra online e offline. Oggi la nostra vita e quella dei nostri giovani vive di queste due componenti e la nostra mascotte è stata ideata per poter prendere il meglio del mondo digital al servizio della vita reale. 

TO Tag è il nome della mascotte dei prossimi Giochi in programma in sei comuni piemontesi (Torino, Bardonecchia, Pragelato, Torre Pellice, Pinerolo, Sestriere) con 11 sport previsti e la prima volta degli atleti studenti con disabilità (nello sci alpino e nello sci di fondo). L'espressione tag veniva e viene tutt'oggi utilizzata nel gergo inglese per indicare il gioco “prendimi” fra i ragazzi, un gioco che vive di corsa di agilità, di movimento e benessere ma anche e soprattutto di volontà di non lasciarsi mai e di stare insieme in un percorso di inclusione sociale tra i giovani. Parallelamente il tag è un'espressione ormai iconica della rete dei social network e richiama la volontà di includere qualcuno all'interno del proprio discorso e del proprio mondo. 

TO Tag, un nome che unisce il mondo reale e quello digital e nel farlo invoca l'azione dello stare insieme con la proposizione TO che al contempo è anche la sigla del suo luogo di nascita: TORINO, la sede permanente del braciere delle Universiadi e della Fiamma del Sapere. In piena connessione con la città di Torino, che è il polo dell'aerospazio e della tecnologia e l'olimpia del mondo sportivo universitario, il passato e il futuro si incontrano nella fiamma del sapere. Proprio dalla fiamma del sapere TO Tag trae la forza di evocare valori universali e di conoscenza

L'aspetto si ispira al mondo del gaming e della animation graphic. TO Tag non ha una body shape specifica né una appartenenza di genere evidenziata o sottolineata, la muscolatura richiama l'attività sportiva e gambe braccia sottolineano l'interazione con lo sport invernale, i colori riprendono il mood cromatico dell'evento e lo stile gradienti tipico dei social network. 

1000 espressioni e poi altre 100: nella sua versione digital il volto di TO Tag è composto da pixel che consentono un'infinita varietà di espressioni e interazioni universali attraverso le emoji che sono un fenomeno linguistico universale nato in Giappone negli anni 90 ed introdotte dagli americani tramite unicode. Oggi sono senza confini e legano ogni tipo di etnia, nazionalità e continente in un linguaggio universalmente compreso senza bisogno dell’uso della parola.  La potenza della comunicazione di TO Tag risiede soprattutto nell'universalità delle immagini che fuse con la velocità del testo diventano un mezzo, un messaggio. Allo stesso tempo i suoi simboli non rimandano solo alla comunicazione legata alle chat private ma ad un vero e proprio modo di vivere la comunicazione nella contemporaneità senza barriere.

TO Tag ama il contatto e lo dimostra attivamente sui social network attraverso un suo profilo dedicato. Ama condividere i suoi spazi con gli altri, essere taggato e taggare le persone con cui si fotografa; per questo abbondano selfie e non dice mai di no ha una foto. TO Tag è il primo digital ambassador di Torino 2025 e grazie a lui vivremo il dietro le quinte dei giochi dal punto di vista del pubblico. 

TO Tag è un robot e questo lo deduciamo dalle mani bioniche. In piena connessione con il mondo universitario TO Tag è il simbolo della ricerca del futuro dell'innovazione e della solidarietà. Scienza e sport si incontrano nelle sue mani bioniche capaci di imprese straordinarie ed in un gesto di essere riflesso di un futuro che non lascia indietro nessuno. 

TO Tag condivide ognuno dei valori dei FISU World University Games Winter e per questo nel suo stile fluido incoraggia l'inclusività e l'apertura a un'identità non per forza “binary”. È inclusivo, paritario e desideroso di amicizia e legami che vanno al di là di qualunque pregiudizio. Le fiamme della conoscenza che evoca attraverso le sue mani sono portatrici di valori universali. Attraverso le sue mani bioniche, che richiamano la tecnologia al servizio dello sport per soggetti portatori di disabilità, la mascotte è in grado di sprigionare i Fulgor. 

Chi sono i Fulgor? Sono delle piccole fiamme con due occhi neri senza espressione facciale perché ciò che conta in fulgor è il suo contenuto, il valore che rappresenta. Se infatti TO Tag è l'espressione della giovinezza, della forza e della salute, i fulgor sono conoscenza e l’incarnazione della fiamma del sapere. E proprio come la fiamma, con una natura in continuo movimento e cambiamento, anche i Fulgor si adattano e si modellano a seconda del contesto in cui vengono evocati. 

In quella che oggi viene chiamata la civiltà delle immagini, dove ogni giorno un essere umano vede circa 400.000 immagini, il colore assume un'importanza centrale nella comunicazione di un concetto; per questo i fulgor saranno molteplici e ognuno avrà un colore rappresentativo del proprio messaggio: Solidarietà, unione, pace e invito alla sostenibilità saranno sempre accompagnati da un fulgor che grazie al suo colore sarà l'apostrofo che legherà la fiamma alla condivisione del sapere. 

Scuola Comics Torino collaborerà con Torino 2025 tramite la realizzazione di contenuti visivi pensati appositamente per i social media, mezzo di comunicazione fondamentale per il target giovane al quale si rivolge questa grandissima manifestazione. Dai post alle grafiche animate, avrete la possibilità di vedere la creatività targata Scuola Comics.

L’obiettivo principale di Scuola Comics Torino è quello di formare allievi che siano in grado di eccellere nel campo da loro scelto e che, terminato il proprio percorso di studi, siano riconosciuti all’esterno come dei professionisti a tutti gli effetti. Dotare gli studenti della capacità di muoversi con disinvolta sicurezza in ambito lavorativo, rendendoli autonomi e sicuri nel proporsi professionalmente, è un obiettivo che viene perseguito con determinazione anche tramite corsi innovativi come quelli dedicati alla comunicazione, al marketing e alla promozione sui social. Parte fondamentale del percorso, oltre al rapporto stretto con i docenti che sono professionisti del settore, sono le frequenti collaborazioni con editori, case di produzione cinematografiche, enti statali e associazioni umanitarie, ambientaliste, animaliste sia locali che internazionali.

La prima grande uscita pubblica di To Tag sarà questa sera durante lo show sul ghiaccio Lights on U, in programma al Palavela alle ore 21. Un appuntamento in cui brilleranno le stelle del cast di Ghiaccio Spettacolo, tra cui l’asso statunitense Ilia Malinin e la regina azzurra Carolina Kostner. «La mia esperienza è che lo sport mi ha accompagnato nella mia crescita sin dalla scuola, mi ha insegnato ad avere pazienza, a inseguire un obiettivo e a trovare la forza dentro di me – racconta Carolina -. Come nella vita non è sempre facile, anche nello sport è così. Eventi come le Universiadi danno la possibilità di avere un obiettivo, di lavorare verso qualcosa che puoi sognare. Per me il Palavela è il palazzetto più bello del mondo e gli atleti che gareggeranno lì l’anno prossimo saranno davvero molto, molto fortunati. Noi ci esibiamo lì e stiamo preparando tanti numeri diversi, alcuni più emozionanti, altri più festaioli. Sarà “figo” se lo posso dire».

Comunicato Stampa

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