Biathlon | 03 marzo 2024, 19:10

Biathlon - Primo podio in una competizione mista per la Finlandia: la parole dei suoi protagonisti, Suvi Minkkinen e Otto Invenius

Biathlon - Primo podio in una competizione mista per la Finlandia: la parole dei suoi protagonisti, Suvi Minkkinen e Otto Invenius

Un weekend per gli sport invernali finlandesi come forse non accadeva da un po' di tempo: dopo gli ottimi risultati nello sci di fondo in casa a Lahti, anche la squadra di biathlon ha risposto, ottenendo il primo storico podio per la Finlandia in una competizione mista che è coinciso anche con il primo podio in Coppa del Mondo per entrambi i protagonisti della Single mixed relay di oggi, Suvi Minkkinen e Otto Invenius.

Con dei sorrisi stampati sui loro volti che parlano per loro e gli occhi ancora più raggianti, rispondono alle domande dei media dell'IBU e non è poi così difficile indovinare i loro sentimenti una volta scesi dal loro primissimo podio accanto a nomi e nazioni di grandissimo livello nel biathlon internazionale.

«È incredibile, non ho ancora realizzato, ma è una sensazione pazzesca! Il mio obiettivo era di prendere una decisione veloce riguardo al vento una volta arrivati al poligono e andare avanti, penso che sia l'unica cosa possibile in questo format e oggi ha funzionato.» ha spiegato Minkkinen, che ha avuto una gara pressoché perfetta in una gara non semplice, in cui ha potuto mettere in campo tutta la sua esperienza fatta in altre staffette «Oggi ho potuto togliermi il peso della responsabilità dell'ultima frazione di dosso e lasciarlo ad Otto (Invenius) che era in una posizione di apprendimento in un certo senso. E credo che questo sia il motivo per cui avevo la mente più leggera nell'ultimo poligono e sono riuscita a rimanere concentrata. Nel mio ultimo giro ero molto nervosa e sentivo l'acido lattico salire ancora di più ma sono felice di non aver tremato una volta al poligono. (Durante l'ultima frazione della gara) quasi non riuscivo a guardare, quando Otto era nell'ultimo giro e le persone hanno iniziato a congratularsi con me non ero sicura che fosse reale!»

Dal canto suo il 23enne Invenius ha avuto il peso dell'ultima frazione e la responsabilità di portare a casa il podio al canto di avversari agguerritissimi, compito che passava non solo per il poligono ma anche in pista. Nonostante la tensione, è riuscito nella missione di salire su un podio che, in generale, manca alla sua nazione da quello di Kaisa Mäkäräinen nella Mass Start di Oberhof nel 2020.

«Ero nervosissimo e tremavo tutto il tempo. Già solo essere in testa al cambio per me era qualcosa di pazzesco, nell'ultima serie in piedi ero convinto di aver preso tutti i bersagli e invece a quanto pare ne avevo mancato l'ultimo e a quel punto non avevo più le gambe, le ho piegate un po' e in qualche maniera ce l'ho fatta. Nell'ultimo giro sapevo di avere comunque un'ottima forma e avevo ancora qualche energia per l'ultima tornata per riuscire a tenere gli altri ad una decina di secondi dietro di me. Ho pensato di andare forte all'inizio e concedermi un po' di festeggiamenti se ci fosse stato un buon distacco, ed effettivamente c'era un gran distacco. Festeggiare con gli skimen e poi al traguardo è stato un sogno che è diventato realtà, pazzesco!»

Federica Trozzi

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