Biathlon | 09 marzo 2024, 10:30

Biathlon - Tandrevold: "Prima della gara pensavo di prendere 1'30". Un secondo posto che vale una vittoria"

Foto: D. Yevenko

Foto: D. Yevenko

Dopo un Mondiale difficile, Ingrid Landmark Tandrevold ha ritrovato il sorriso. La biatleta norvegese non è mai scesa sotto il quarto posto da quando ha lasciato Nove Mesto, e a Soldier Hollow ha ritrovato anche buoni rapporti con il poligono: nella Sprint disputata ieri in Utah Tandrevold ha sparato in modo perfetto malgrado il vento e l'altitudine con la quale non ha mai familiarizzato.

Non sarà bastato a vincere contro una Justine Braisaz-Bouchet in formato super, ma Tandrevold è comunque molto contenta: «Penso che un secondo posto sia stato come una vittoria per me. Soldier Hollow ce l'ha messa tutta per complicarci le cose considerati il fuso orario, l'altitudine e le condizioni molto difficili che abbiamo trovato allo stadio. C'era anche vento, che ha voluto unirsi alla festa! È stata una giornata molto difficile ma sono super contenta di come l'abbia gestita», queste le sue parole nelle interviste all'IBU dopo la gara. «Penso che sia stata aiutata dal fatto di avere buoni sci, il personale tecnico mi fa anche da mental coach! Prima della partenza pensavo che le condizioni fossero impossibili per me e che sarei finita a un minuto e mezzo dalla vincitrice, ma loro mi hanno detto di pensare positivo, mi hanno aiutato a cambiare mentalità. Non sono da sola, c'è sempre un lavoro di squadra e ogni volta che faccio bene penso sempre a tutte quelle persone che mi aiutano».

In classifica generale Tandrevold resta in testa con un margine di 89 punti su Braisaz-Bouchet e di 118 su Lisa Vittozzi. Una lotta bellissima che esalta anche chi deve difendersi: «Penso che gareggiare nel biathlon sia molto divertente in questo momento perché devi essere al tuo massimo per competere. Ci sono molte atlete differenti tra le migliori, non c'è spazio per fallire, perché una di noi avrà sempre una gara ottima. Justine è stata molto più forte di me sugli sci ed è molto forte in altitudine, io ho ottenuto il massimo che potessi avere da questa situazione, quindi sono molto felice. Se questa lotta per il titolo mi diverte? Non proprio! Certamente avrei voluto che la classifica generale fosse già chiusa, ma non è così. Questa lotta dipende anche da quello che fanno le altre, e su quello non posso farci nulla. Io posso solo fare il mio meglio e qui l'ho dato».

Valerio Barretta

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