Biathlon | 12 marzo 2024, 17:51

Biathlon - Verso Canmore, tutte le coppe da assegnare al femminile: Vittozzi sogna la classifica generale e il titolo pursuit

Photo Credit: Dmytro Yevenko

Photo Credit: Dmytro Yevenko

La Coppa del Mondo di biathlon si avvia pian piano verso la conclusione, che vedrà andare in scena l’ultimo atto nel prossimo fine settimana. Al via a partire da giovedì 14 marzo la tappa conclusiva della stagione 2023/24, sulle nevi canadesi di Canmore, dove rimangono da assegnare ancora diverse coppe tra classifiche di specialità e, chiaramente, generale di Coppa del Mondo. Al femminile tutto è ancora in palio, con Lisa Vittozzi ancora in lotta per diversi piazzamenti, tra cui spiccano la classifica overall e quella delle pursuit. Ma andiamo a vedere, classifica per classifica, la situazione delle coppe già assegnate e delle coppe ancora da assegnare al femminile. (QUI invece l'analisi delle classifiche al maschile)

 

LE COPPE DI SPECIALITA’ GIA’ ASSEGNATE AL FEMMINILE

 

Nelle ultime due tappe, a Oslo e poi a Soldier Hollow, sono già stati assegnati i titoli dell’individuale, delle staffette femminili e delle staffette miste. Per quanto riguarda l’individuale, il titolo è andato a Lisa Vittozzi, che con 165 punti si è presa la leadership davanti a Ingrid Landmark Tandrevold e Vanessa Voigt. Decisivo il 4° posto centrato a Oslo, che le ha permesso di scavalcare in classifica le altre contendenti, prendendosi così la coppa di specialità. A proposito della classifica riferita alle staffette femminili, il primo posto già consolidato è quello della Norvegia che con 376 punti lascia alle sue spalle Svezia (345) e Francia (325). Primato norvegese che si ripete anche nella classifica riservata alle staffette miste, dove la Norvegia è già certa si prende il primo posto con 465 punti, davanti a Francia (366) e Svezia (364).

 

LE COPPE DI SPECIALITA’ ANCORA DA ASSEGNARE AL FEMMINILE

 

Ad alcuni titoli già definiti, corrispondono tuttavia altrettanti titoli ancora da assegnare, che proprio a Canmore saranno definitivamente consegnati. Il programma della 4 giorni canadese prevede infatti una sprint, una pursuit e infine una mass start. In tutti e tre i format, dunque, il titolo rimane ancora da assegnare e saranno proprio decisive le ultime gare, con tutte queste classifiche ancora aperte a stravolgimenti e colpi di scena.

Partendo dalla classifica sprint, è lotta a due per il titolo. Conduce le danze la norvegese Ingrid Landmark Tandrevold con 394 punti, mentre alle sue spalle è pronta a piazzare il colpaccio la francese Justine Braisaz-Bouchet che prima della tappa di Canmore è a quota 376 punti. Ricordando che la sprint canadese metterà in palio 90 punti per la vincitrice (e poi a scalare 75, 60, 50, 45, 40, 36, 34, 32, 31, 30 ecc. con punti fino alla 40ª posizione), i giochi sono dunque ancora aperti e lo spettacolo è assicurato, anche considerando che l’ultima sprint è stata vinta proprio da Braisaz davanti a Tandrevold. Più lontane in classifica le altre, con Lisa Vittozzi 3ª a 111 punti dalla leader e quindi già fuori dalla lotta per la “coppetta” sprint.

Passando poi alla classifica pursuit (o inseguimento), la bagarre si estende a molte più atlete. Guida attualmente la francese Julia Simon a 334 punti, ma Lisa Vittozzi è assai vicina con 308 lunghezze. Occhio però anche alla transalpina Lou Jeanmonnot (303 punti), oltre a Justine Braisaz-Bouchet (297), Ingrid Tandrevold (296) e potenzialmente – anche se più lontane – anche a Elvira Öberg (270) e Lena Häcki-Gross (256). Per le pursuit il punteggio è il medesimo delle sprint, quindi i 90 punti in palio rendono ancora tutto aperto a numerosi esiti.

Rimane da assegnare anche la coppa di specialità per la classifica mass start, dove il punteggio assegnato differisce leggermente rispetto a quello menzionato per sprint e pursuit. La differenza risiede nel fatto che per le mass start, essendo solo in 30 al via, il punteggio si divide su 30 atlete (e quindi non 40), ma per le prime 20 posizioni non varia. A cambiare sono i punteggi dal 21° al 30° che sono posizionati a scalare di due punti (20 per il 21°, 18 per il 22°, 16 per il 23° e così via). Guardando la classifica mass start allo stato attuale, si possono includere nella lotta  per la classifica di specialità Julia Simon, che guida con 205 punti, a cui seguono Lena Häcki-Gross con 174 punti, Lou Jeanmonnot con 162 punti, Justine Braisaz con 153 punti ed Elvira Öberg con 137 punti. Solo 6ª a 135 punti Lisa Vittozzi, che non è matematicamente fuori dalla lotta per la “coppetta”, ma molto difficilmente potrà sperare di vincerla. A Simon basterebbe dunque un 3° posto per assicurarsi la vittoria a prescindere dai risultati delle altre.

Da assegnare anche la cosiddetta “Nations Cup” al femminile, che tiene in considerazione tutti i risultati individuali, uniti a quelli delle staffette femminili e delle staffette miste, stilando una classifica per nazioni. Una classifica che al femminile la Francia guida con 8288 punti, davanti a Norvegia (8041) e Svezia (7897). Quinta l’Italia che fin qui ha raccolto 6972 punti.

 

LA COPPA DEL MONDO GENERALE FEMMINILE

 

E poi c’è la classifica generale, la più ambita e la più importante di tutte. Quella che sancirà indiscutibilmente la vincitrice della Coppa del Mondo 2023/24. In questo senso, l’attenzione dell’Italia è tutta per Lisa Vittozzi, che attualmente si trova 2ª a 891 punti, con un ritardo di 73 lunghezze da Ingrid Tandrevold, che si trova al comando della classifica con 964 punti. A livello teorico, considerando che mancano 3 gare alle fine (la sprint, la pursuit e la mass start), il destino dell’azzurra non è tutto nelle sue mani, ma dipenderà molto dai risultati delle dirette rivali e di Tandrevold, in particolare. E questo perché, sempre a livello matematico, vincendo tutte e tre le gare Vittozzi non sarebbe comunque certa di vincere la Coppa del Mondo, perché se Tandrevold chiudesse 2ª in tutte e tre le gare il gap tra le due si ridurrebbe di soli 45 punti rispetto ai 73 che ora le separano. Spettatrici interessate saranno anche Justine Braisaz (881 punti), Julia Simon (858) e Lou Jeanmonnot (828). Tanto dipenderà da Tandrevold, che a differenza delle altre potrà affidarsi soltanto a sé stessa. Ovviamente per Lisa non sarà facile, ma sognare in grande non è vietato, anzi è doveroso.

Fausto Vassoney

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