Biathlon | 18 marzo 2024, 16:35

Biathlon - La soddisfazione di Bionaz: "Bello chiudere la stagione così. Peccato per il tempo perso a cambiare uno sci rotto"

Foto credit: Dmytro Yevenko

Foto credit: Dmytro Yevenko

Ha chiuso la sua stagione al ventunesimo posto della classifica generale, migliorando di ben venticinque posizioni il piazzamento che aveva ottenuto un anno fa. Didier Bionaz è stato uno dei principali aspetti positivi della stagione azzurra, un atleta che non definiamo ritrovato soltanto perché non si era mai perso, ma semplicemente aveva avuto un periodo difficile nel suo percorso di crescita, cosa del tutto normale a questa età. Quest'anno, però, fin da subito ha cambiato decisamente registro, migliorando il proprio passo sugli sci e pian piano ha iniziato a crederci di più e pretendere anche più da sé stesso. Così, un risultato che un anno fa avrebbe festeggiato come positivo, in questa stagione era per lui negativo, segno anche questo della sua crescita.

Dopo una flessione avvenuta in corrispondenza del Mondiale, anche per lo shock derivato dagli errori nella mista, Bionaz si è risollevato nelle ultime tappe della stagione e ha chiuso in bellezza con una grande prestazione nella mass start di Canmore. Una gara che l'azzurro ha chiuso all'undicesimo posto con appena un errore al tiro, ma nella quale, in realtà, avrebbe potuto chiudere ben più avanti se non fosse stato piuttosto sfortunato.

«Sono contento di aver fatto una bella prestazione per chiudere la stagione - ha affermato Bionaz a Fondo Italia, prima di prendere l'aereo per tornare a casa - il tiro è stato ottimo e son riuscito a mantenere la concentrazione nonostante alcuni problemi. Poco prima del primo poligono, infatti, ho rotto la punta di uno sci dopo aver avuto un contatto con il bastone di Kühn, così ho dovuto fare un cambio di sci durante il secondo giro, perdendo un po' di tempo. Peccato, ma alla fine va bene così». Effettivamente, se andiamo ad analizzare i tempi di percorrenza di ogni singolo giro, nel secondo Bionaz è stato tra i più lenti, perdendo ben 35"5 da Bø. Probabilmente questo problema gli è costato la possibilità di lottare per le prime otto posizioni, ma poco importa, perché l'undicesima piazza di ieri è il miglior risultato della sua carriera e lascia un buon sapore al finale di stagione.

«È molto importante chiudere bene - ha ammesso l'azzurro - perché ho capito ancora una volta che migliorando ancora possiamo toglierci belle soddisfazioni».

Il valdostano del Centro Sportivo Esercito si è reso anche protagonista di un finale particolare con il compagno di squadra Lukas Hofer, con i due che hanno tagliato insieme il traguardo, anche se poi la top ten se l'è presa il più esperto al fotofinish: «È stata un'idea di Luki, quando ci siamo trovati insieme nel corso dell'ultimo giro. Mi ha chiesto se volevamo tagliare il traguardo così e lo abbiamo fatto (ride, ndr)». Una bella scena che indica anche l'unità che regna nel team azzurro.

Giorgio Capodaglio

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