Sci di fondo | 05 aprile 2024, 09:30

Sci di fondo - Oskarsson "alla Nordhagen": dalla neve al... canottaggio. Pronto l'esordio in Coppa del Mondo a Varese

Photo - Instagram account rowingteamsweden

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Lo sci di fondo è uno sport completo. Non è una frase fatta, ma un vero e proprio dato di fatto. E lo dimostrano i numerosi atleti che – con ricorrenza negli ultimissimi anni – si dividono tra il fondo e altri sport di fatica. Emblematico il caso di Jørgen Nordhagen, fondista norvegese del 2005 che recentemente ha vinto un oro e un argento ai Mondiali Junior di Planica, salvo poi annunciare che lascerà lo sci di fondo per proseguire la sua carriera nel ciclismo professionistico con la maglia della Jumbo Visma. Ora, un nuovo caso “alla Nodhagen”: lo svedese Samuel Oskarsson fa un notevole salto di disciplina, passando dal fondo al… canottaggio.

Oskarsson, atleta classe 2000, nasce fondista e per tutta la sua carriera giovanile si dedica agli sci stretti. Non si fraintenda: i suoi risultati sono ben lontani da quelli di Nordhagen. Lo svedese non conta infatti grandi exploit a livello di medaglie conquistate o titoli vinta, tuttavia i suoi risultati, soprattutto a livello Junior, facevano intravedere buone possibilità per il futuro. Tornando indietro, infatti, si nota come Oskarsson abbia buoni piazzamenti – in particolare in tecnica libera – con un acuto che risale a una 20 km mass start FIS di Östersund nel 2019, quando Oskarsson fu 3° e soprattutto fu capace di battere il coetaneo William Poromaa (5° quel giorno). Sappiamo tutti quale fu poi il percorso di William Poromaa, mentre Oskarsson fece fatica a riconfermarsi nel passaggio da Junior a Senior. Recentemente, un buon risultato era arrivato nella sprint dei Campionati Svedesi di Solleftea 2023, dove Oskarsson aveva raggiunto la semifinale in una gara in cui gareggiavano anche atleti da Coppa del Mondo come Oskar Svensson e Johan Haeggstroem. Ma lo sci di fondo sembra non essere l’attività a cui lo svedese si dedicherà nel prossimo futuro, perché alle porte c’è la Coppa del Mondo di canottaggio.

Viste le difficoltà nell’affermarsi ad altissimi livelli nello sci, Oskarsson da circa un anno e mezzo ha iniziato a dedicarsi con costanza al canottaggio, attività che conosce bene in quanto praticata dai suoi genitori. “Nella primavera del 2022, ho deciso di prendermi una grande pausa dallo sci, per far riposare il mio corpo – racconta Oskarsson in un’intervista all’Expressen – Allora ho cominciato a remare un po'”. Nel remare, sfruttando sicuramente la muscolatura abituata a sforzi simili nel fondo, lo svedese ha notato subito di essere in grado di competere ad alti livelli, tanto da essere selezionato fin da subito per alcune gare a livello nazionale. In particolare, a far parlare di lui è stato il risultato con il vogatore, per mezzo del quale ha fatto segnare un tempo di 5'54'' nei 2000 metri, 3° miglior tempo di sempre in Svezia. In effetti il vogatore è un attrezzo che spesso viene inserito in alcuni specifici carichi di allenamento anche compatibilmente allo sci di fondo, tanto che in Norvegia da qualche anno molti fondisti si sfidano nella Radge Indoor Challenge, una sfida composta da 5.000 metri di corsa su tapis roulant con una pendenza del 10%, 5.000 metri di SkiErg con resistenza "sette" e 2.000 metri proprio sul vogatore.

Ma torniamo a Oskarsson. Per lui, dopo un periodo di ambientamento nella nuova disciplina, ora è tempo di fare sul serio. Tra venerdì 12 aprile e domenica 14 aprile, infatti, a Varese va in scena la prima tappa della Coppa del Mondo di canottaggio, la cosiddetta “World Rowing Cup”. E tra i partenti si legge anche il nome di Samuel Oskarsson, pronto a fare il suo esordio assoluto sul circuito internazionale. Una buona occasione per mettersi in luce sfruttando non solo l’abitudine alla fatica trasmessa dal suo passato nel fondo, ma anche le sue evidenti doti fisiche: Oskarsson è infatti alto 1 metro e 98, dettaglio che lo rende ben predisposto a dire la sua nel canottaggio. Comunque vada, se tra chi legge c’è qualcuno che segue il canottaggio, sicuramente a Varese farà il tifo (anche) per lui.

Fausto Vassoney

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