Nelle ultime due stagioni Harald Østberg Amundsen ha completamente cambiato il suo status di atleta, iniziando con la prima vittoria in Coppa del Mondo a Les Rousses in Francia a gennaio 2023 e la medaglia d’argento nella 15km a skating ai Mondiali di Planica. Proprio nello stesso format si era segnalato nell’èlite dello sci di fondo nella rassegna iridata di Oberstdorf 2021, portando a casa il bronzo.
Ma dal 2023 il norvegese sembra aver cambiato decisamente marcia nella sua carriera, e nella scorsa annata ha legittimato questa costante ascesa portando a casa Coppa del Mondo generale e Tour de Ski. Nelle prime gare di quest’anno a Ruka e Lillehammer ha già collezionato due vittorie con quattro podi complessivi, tutti nelle gare distance, raccogliendo però punti anche nelle sprint.
Nei primi anni della sua carriera le maggiori difficoltà per il 26enne scandinavo erano nella tecnica classica e proprio negli sprint finali delle gare in linea. Di questo ha Amundsen ha parlato alla testata norvegese VG dopo la vittoria della 20km di Ruka arrivata proprio in volata: “Ho perso un sacco di sprint nella mia vita. Quando ero più giovane ero un ragazzo magro e piuttosto compassato nei movimenti. Mi sono allenato duramente per questo, allenando molto la forza e la velocità. È difficile da credere dove sono arrivato oggi”– e aggiunge -“Di tanto in tanto mi alleno un po’ con i pesi, ho un corpo che richiede un po’ di tempo per costruire la massa muscolare, quindi dipende dal fatto che io riesca a mantenere l’intensità giusta nell’allenamento di forza”.
La crescita anche in classico è stata evidente anche in queste prime gare, con il secondo posto dietro a Niskanen nella 10km di Ruka. Il fatto di aver dimostrato di essere sempre più completo nei vari format sta portando i tecnici norvegesi a delle valutazioni in quali gare schierare Amundsen ai prossimi Mondiali di Trondheim, dove vorrà contendere il ruolo di protagonista al suo connazionale Johannes Hoesflot Klaebo. Di questo ha parlato il tecnico della squadra scandinava Eirik Myhr Nossum: “ Dovremo vedere a quante gare dovrebbe puntare ai Campionati del Mondo e quanto tempo avrà per recuperare tra una competizione e l’altra. Ha di sicuro la capacità di competere in sei gare della rassegna iridata, ma valuteremo la situazione a ridosso delle gare”– e ha aggiunto – “Nei campionati mondiali precedenti era entrato dalla porta di servizio, non era tra i favoriti per il pubblico. Questa volta sarà diverso, arriva da primo della classe e tutti avranno grandi aspettative su di lui, è una posizione nuova che dovrà gestire dal punto di vista mentale”.
Il tecnico norvegese ha reso omaggio ad Amundsen per lo sforzo fatto gli scorsi mesi nel portare un proprio sponsor personale a una partnership con la squadra nazionale, esaltandone anche le capacità umane: “Ho detto fin dall’inizio che è un leader di prospettiva. Non ha paura di dire quello che pensa, o di dialogare con atleti più esperti facendo valere le sue ragioni, non è una cosa da tutti. È estremamente bravo a fare squadra, si preoccupa sinceramente degli altri in un mondo egoista. Questo è molto importante in un gruppo di lavoro”.