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Sci di fondo

Sci di fondo – Amundsen trionfa anche nella pursuit di Dobbiaco, rimonta folle di Anger (2°). Klaebo (3°) allunga nel Tour; ottimo Barp (13°)  

Foto Credits Newspower.it

Non è stata una cavalcata trionfale come quella di ieri, anzi ha dovuto faticare molto più del previsto. Tuttavia, la pursuit in tecnica classica di Dobbiaco viene vinta da Harald Østberg Amundsen, di misura sullo svedese Edvin Anger, partito con il pettorale 14 e quindi miglior tempo di giornata. Terza piazza molto pesante in ottica Tour de Ski per Johannes Høsflot Klæbo, che guadagna tanti secondi in classifica generale. Quarto posto per uno degli altri più in forma in tecnica classica, il francese Hugo Lapalus. Per l’Italia arriva il primo acuto stagionale di Elia Barp: recupera dieci posizioni e termina la sua fatica con un bel 13° posto finale. In ripresa anche Pellegrino (26°).

Alla Nordic Arena di Dobbiaco si è disputata la pursuit maschile di 15 km in tecnica classica, basata sui risultati della 20 km a skating di ieri; si trattava dell’ultima tappa del Tour a Dobbiaco, prima del trasferimento in Val di Fiemme. 

Harald Østberg Amundsen ha affrontato questi 15 km in classico con un importante vantaggio di 21’’ sul più immediato inseguitore (Simen Hegstad Krueger, specialista però dello skating). Considerando lo strapotere in classico di Amundsen la vittoria era già fortemente pronosticata: senza alcun tipo di tatticismo, il vincitore della scorsa Coppa del Mondo ha dato tutto dal primo all’ultimo metro di gara, apparendo in difficoltà soltanto intorno ai 10 km, quando da dietro Johannes Høsflot Klæbo sembrava avvicinarsi minacciosamente. Nell’ultimo giro, però, la vera insidia per la vittoria arriva da un incredibile Edvin Anger, partito con il pettorale 14 con un minuto abbondante di distacco. Alla fine la rimonta straordinaria non va a compimento per soli 2.5’’, quanto basta ad Amundsen per ottenere la seconda vittoria nel Tour de Ski. Con questo tempo di giornata, però, Anger scavalca Amundsen nella classifica generale del Tour de Ski e si porta in seconda posizione.

Rispetto alla giornata di ieri, Johannes Høsflot Klæbo è apparso decisamente più a suo agio in tecnica classica e in una corsa sull’uomo, tanto da far segnare uno dei migliori tempi di giornata pur avendo fatto buona parte del lavoro da solo. Nei primi due giri Klæbo ha attuato una progressione costante, andando a riprendere il duo Krueger-Musgrave e lasciando loro a tirare. Al termine del secondo giro però il fuoriclasse alza considerevolmente il suo ritmo, stacca i due compagni di viaggio e si invola all’inseguimento di Amundsen; al passaggio ai 10 km il distacco è soltanto di 17.7’’.  Tuttavia, nel giro finale il pluricampione olimpico sprint perde tanto nei tratti in salita, mentre da dietro si fa sempre più vicino un gruppetto di atleti in fortissima rimonta, tra cui Anger e Hugo Lapalus; per quest’ultimo arriva un quarto posto decisamente buono. 

Ottima anche la prestazione dell’austriaco Mika Vermeulen (5°), che sta diventando atleta sempre più polivalente, non più solo un pattinatore eccelso; come prevedibile, fatica un po’ in classico Simen Hegstad Kruger, che salva comunque una buona 6a piazza finale, con un distacco di soli 12.8’’. Altra top 10 per il giovane francese Mathis Desloges, a precedere il tedesco Moch e il norvegese Ree. 

Elia Barp si conferma il migliore italiano al traguardo: nei primi km il ventiduenne veneto riesce a riportarsi sulle code di Martin Løwstrom Nyenget, traino fondamentale per andare a riprendere e scavalcare quanti più atleti possibili. Barp ha poi il merito di restare in un bel gruppetto che si giocava le posizioni dalla 12ma alla 20ma; con un ottimo spunto finale, l’atleta del 2002 riesce a issarsi fino alla 13ma posizione, battuto in volata soltanto da uno sprinter d’eccezione come Erik Valnes. Dopo la giornata negativa di ieri, quest’oggi Federico Pellegrino ha messo in pista una bella reazione d’orgoglio nella tecnica a lui più congeniale su distanza. Con il pettorale 51, il campione valdostano rimonta fino alla 26ma posizione finale; ottime indicazioni in vista della sprint della Val di Fiemme. Ancora una prova positiva da parte di Martino Carollo (31°), il più giovane partente in questa competizione, che si dimostra polivalente in tutte le distanze e in tutte le tecniche. Più indietro gli altri: Paolo Ventura conclude con un discreto 37° posto, venti secondi davanti a Simone Daprà (43°) e a Giovanni Ticcò (44°). Accusano distacchi più pesanti Lorenzo Romano (54°), Martin Coradazzi (60°) e i due sprinter Giacomo Gabrielli (72°) e Michael Hellweger (73°) che si sono comunque difesi in tre gare su distanza tutt’altro che banali. 

Domani ci sarà una fondamentale giornata di riposo in modo da ricaricare bene le batterie in vista di una tappa davvero esigente come quella finale in Val di Fiemme dove sono previste una sprint in classico, una skiathlon che si preannuncia molto dura e poi per concludere “in scioltezza” la scalata del Cermis che decreterà il vincitore di questo Tour de Ski 2024-25.

CLASSIFICA FINALE (TOP 10)

1. H. Ø. Amundsen (NOR) 35:18.9

2. E. Anger (SWE) + 2.5

3. J. H. Klæbo (NOR) + 5.3

4. H. Lapalus (FRA) + 9.2

5. M. Vermeulen (AUT) + 9.5

6. S. H. Krueger (NOR) + 12.8

7. J. T. Jenssen (NOR) + 20.2

8. M. Desloges (FRA) + 21.1

9. F. Moch (GER) + 22.1

10. A. F. Ree (NOR) + 22.4

Gli italiani in gara

13. E. Barp + 1:04.0

26. F. Pellegrino + 2:03.4

31. M. Carollo + 2:13.2

37. P. Ventura + 2:28.2

43. S. Daprà + 2:48.2

44. G. Ticcò + 2:48.3

54. L. Romano + 3:50.1

60. M. Coradazzi + 4:21.0

72. G. Gabrielli + 6:36.0

73. M. Hellwger + 6.52.1

Per la classifica finale, CLICCA QUI

  

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