A Östersund proseguono i Mondiali Giovanili di biathlon. Questa mattina ad attirare l’attenzione è stata la mass start 60 della categoria Youth, conclusasi con la tripletta francese firmata da Carlier, Guy e Grataloup-Manissolle. Diversi gli spunti di riflessione e i retroscena legati a questa competizione, che andiamo ad affrontare brevemente.
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In primo luogo occorre sottolineare che l’azzurro Julian Huber si è ritirato causa fastidiosi dolori al tibiale. Infatti non riusciva a spingere per nulla sullo sci, e continuare sarebbe stato un vero e proprio Calvario, addirittura pericoloso.
Qui a Östersund la piazzola numero 1 è sicuramente la più ventosa e più difficile da gestire, il che spiega come molti atleti sbaglino di più lì che altrove. Talvolta sarebbe quasi meglio stare più indietro e trovare piazzole più “amiche”…
La figura tragica della mattinata è sicuramente il polacco Grzegorz Galica. Dapprima un norvegese, facendo cross-fire, gli ha chiuso le sagome, e poi anche l’addetta al poligono ci ha messo molto a riaprire i bersagli, cosicché Galica ha dovuto aspettare un’eternità per poter iniziare a sparare. Ciò di certo lo ha irritato, provocando – forse – gli errori del polacco. La compensazione data a Galica (a cui è stato sottratto 1 minuto e 05 all’arrivo) sicuramente è stata giusta, ma tutta la situazione – l’hanno vista così anche diversi allenatori – è stata gestita assai male.

