Domani scatta il termine ultimo stabilito dalla FIS per presentare la candidatura ad ospitare i Campionati del Mondo di sci nordico del 2031, con la selezione della sede che si svolgerà a Belgrado nel maggio 2026 in occasione del Congresso della federazione internazionale. Al momento, solo Planica è ufficialmente in lizza, come comunicato la scorsa settimana, e potrebbe restare l’unica candidata visto che Ramsau, assieme a Bischofshofen che avrebbe dovuto ospitare con i suoi trampolini le gare di salto, inizialmente interessata al progetto, si è tirata indietro nelle ultime ore, come comunicato con una nota stampa dalla stessa Federazione Austriaca di sci (ÖSV).
Nonostante i preparativi per la presentazione del dossier fossero in pieno svolgimento da settimane – secondo quanto riportato dal sito specialistico Skispringen.com, quella Ramsau era considerata una candidatura realistica, grazie al supporto di un comitato organizzatore di grande esperienza e una regione con una tradizione importante per le discipline nordiche -, come spiegato dall’ÖSV, il progetto è fallito a causa della mancanza di coperture finanziarie. Il budget per l’evento, che avrebbe dovuto svolgersi sia tra la Stiria e il Salisburghese, era già stato tagliato di circa il 40% durante i lavori preliminari e diversi interventi infrastrutturali da operare a Ramsau erano già stati accantonati. Inoltre, affinché l’interesse divenisse concreto e poterlo presentare alla FIS, è venuto meno l’impegno vincolante sia da parte del governo Land della Stiria che da parte del governo federale; nonostante una proroga interna dell’ÖSV fino a mercoledì mattina, nessuna garanzia di coperture economiche è arrivata da Graz (capoluogo della Stiria, ndr) e questo ha costretto il comitato organizzatore WSV Ramsau ad annullare la candidatura.
“Purtroppo non abbiamo ricevuto alcun sostegno politico, né dal governo federale né da quello statale. Questo è un duro colpo per noi del WSV Ramsau, perché ci stiamo lavorando da molti anni” ha ammesso il presidente Alois Stadlober al quotidiano “Krone”, critico: “Ho anche avuto la sensazione che a molti sia mancata una visione per il futuro. Nessuno capisce l’importanza di continuare a prosperare qui a Ramsau”.
Il segretario generale dell’ÖSV Christian Scherer si è rammaricato della decisione: “A livello internazionale, la candidatura dell’Austria sarebbe stata espressamente auspicata, come è emerso chiaramente in molte discussioni”; spera però che in futuro le condizioni economiche siano migliori per poter portare nuovamente grandi eventi sportivi nordici nel Paese. Anche il direttore sportivo dell’ÖSV, Mario Stecher, ha parlato di un’occasione mancata, ma guarda già al futuro: “È essenziale sviluppare questi impianti in modo coerente nei prossimi anni. Mi rivolgo quindi anche ai politici affinché investano nel futuro” Secondo Stecher il lavoro svolto non è stato vana, anzi “ha dimostrato cosa è possibile fare quando sport, regioni e associazioni si uniscono”.
Per questo motivo, nelle prossime settimane, l’ÖSV discuterà la futura direzione strategica. Perdere la possibilità di ospitare i Mondiali potrebbe avere conseguenze disastrose per Ramsau: l’impianto, risalente in gran parte al periodo dei Campionati mondiali del 1999, necessita di urgenti lavori di ristrutturazione, o rischia di essere escluso anche dalla Coppa del Mondo di combinata nordica.