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Sostenibilità, parità di genere, attenzione ai giovani: ai Meeting FIS di Vilamoura non si parla solo di sport

E’ tutto pronto. A Vilamoura, in Portogallo, nel periodo tra il 5 e il 9 maggio si terrà il tradizionale appuntamento con il FIS Technical Committee Spring Meeting, che ogni anno in questo periodo chiude la stagione precedente e getta le basi per quella successiva. Sono molte le decisioni e i verdetti che si attendono dalle riunioni che coinvolgeranno tutte le discipline sotto l’egida della Federazione Internazionale, tra cui anche la definizione dei calendari per la stagione 2025/26. Ma non saranno solo le questioni tecniche a tenere banco, nella cinque giorni portoghese ci sarà spazio anche per numerosi altri temi di discussione e appuntamenti degni di nota.

In particolare, a prendersi la scena sarà la seconda edizione del seminario “Bridging the Gaps: Building Inclusive Sports Leadership Together”, che aprirà ufficialmente il lungo programma di Vilamoura lunedì 5 maggio. Un incontro che si focalizzerà sui temi legati alla natura e alla biodiversità e che si aprirà alle 9.30 con un intervento di Michel Vion, segretario generale della FIS, a cui seguiranno diversi discorsi motivazionali tutti incentrati sulla coesistenza tra natura e sport invernali. Nel pomeriggio, spazio poi a un’anticipazione dei temi della successiva edizione del seminario, ma anche alla consegna dei riconoscimenti del “Nature Protection and Restoration Award”, con sui saranno premiate alcune pionieristiche iniziative nell’ambito della tutela dell’ambiente negli sport invernali.

La prima giornata a Vilamoura sarà tuttavia anche dedicata al “Women Committee Workshop”, un’iniziativa interdisciplinare vota a esplorare tutti gli aspetti legati al ruolo delle donne negli sport invernali. Aspetto su cui indugia Fiona Stevens, leader del Women Committee, attraverso alcune dichiarazioni rilasciate alla FIS: “La creazione di un Comitato Donne interdisciplinare è stato un passo avanti naturale. Molte delle sfide e delle opportunità nello sport femminile non sono specifiche di una disciplina, ma riguardano l’intera comunità degli sport sulla neve. Riunendo esperti e rappresentanti di tutti i settori, possiamo affrontare questioni come la visibilità, i percorsi di sviluppo, le opportunità di leadership e le iniziative di equità con maggiore unità e impatto. Il primo workshop a Vilamoura si concentrerà sull’identificazione dei temi chiave e sulla definizione di una roadmap strategica per le stagioni a venire”.

Ma quelli legati al clima e allo sport femminile non saranno gli unici tratti distintivi degli incontri di Vilamoura, perché nella giornata di martedì 6 maggio ci sarà spazio anche per alcune riunioni dedicate ai Sottocomitati per le Questioni di Giovani e Bambini, dove si discuterà in particolare delle esigenze legate allo sport giovanile. Un argomento sul quale dice la sua il direttore FIS dei Programmi di Sviluppo Dimitrije Lazarovski: “Le riunioni sportive specifiche di Giovani e Bambini continueranno in un format più mirato per rispondere alle esigenze particolari di ciascuna disciplina. Con questa nuova struttura, puntiamo a una maggiore efficienza, trasparenza, migliore comunicazione e a un raggio d’azione più ampio all’interno della comunità giovanile e infantile”.

Inoltre, l’attenzione della FIS ai temi più delicati che stanno attorno al mondo degli sport invernali – portata avanti nei vari incontri anche attraverso le voci dei rappresentanti degli atleti – trova conferma anche in un ennesimo progetto improntato sul concetto di sostenibilità. Nei giorni scorsi, infatti, la FIS ha diramato attraverso i propri canali ufficiali la “Snowball Sustainability Guide”, una raccolta di buone norme rivolta agli organizzatori degli eventi, che ha l’obiettivo di promuovere comportamenti sostenibili nell’ambito degli eventi a marchio FIS. In particolare, la guida (disponibile CLICCANDO QUI in versione integrale) si concentra su 11 tematiche principali: l’energia, l’acqua, la logistica, i trasporti, gli alloggi, l’approvvigionamento, il cibo, le gestione dei rifiuti, la conservazione della natura, la comunicazione e il concetto di comunità.

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