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Sci di fondo – Grande delusa di Trondheim, Skistad sogna la rivalsa in Val di Fiemme: “Andrò lì con voglia di rivincita”

Si può essere delusi di un argento mondiale? Se sei norvegese e sogni di salire sul gradino più alto del podio iridato nell’evento di casa ma davanti a te ci finisce una svedese, allora sì. Si può essere delusi. Il riferimento non è a Therese Johaug, tre volte medaglia d’argento dietro alle svedesi nei recenti Mondiali di Trondheim, ma alla sua connazionale Kristine Stavås Skistad, protagonista di un epilogo simile nella sprint a skating iridata dove ha chiuso al 2° posto dietro a un’imprendibile Jonna Sundling. Visibilmente delusa già nell’immediato post gara, la norvegese è tornata a parlare dell’episodio nelle ultime ore, proiettandosi alle Olimpiadi di Milano-Cortina, dove proverà mettere in scena una quanto mai desiderata vendetta.

“Fa male, fa davvero male. È una cosa con cui bisogna convivere, penso che in un certo senso sia una ferita che rimarrà per sempre lì”, ammette sconsolata Skistad a VG, a margine della presentazione della squadra norvegese per la stagione 2025/26. La delusione è ancora viva in lei, nel ripensare a quell’occasione in cui forse era l’unica a poter contendere a Sundling la medaglia d’oro, che però la svedese è stata brava a prendersi con forza, dominando di fatto dal primo all’ultimo metro la sprint di Trondheim. Un po’ come avvenuto in tutte le sprint dei grandi eventi degli ultimi 5 anni, con Sundling medaglia d’oro a Oberstdorf 2021, Pechino 2022, Planica 2023 e Trondheim 2025.

Sull’onda di questa spinta emotiva, ora Skistad guarda ai prossimi obiettivi consapevole che in Val di Fiemme – dove la sprint olimpica sarà in tecnica classica – avrà una grande opportunità per rifarsi e provare a interrompere il dominio svedese. E infatti è proprio lei a manifestare una non indifferente sete di vendetta: “Andrò lì con molto più vigore e voglia di rivincita”, ammette Skistad. Ma gli obiettivi non si limitano a Milano-Cortina 2026, perché nel 2027 sono in programma i Mondiali proprio in terra nemica, a Falun: “Ci saranno due eventi molto belli, con Falun tra due anni. E’ bello averli entrambi (Milano-Cortina e Falun, ndr), dopo quello che è successo quest’anno”.

Per provare a predisporre il colpaccio, la norvegese non cambierà metodo di allenamento, continuando a riporre fiducia nel tecnico Lage Sofienlund, con sui si allena a Konnerud in sede separata rispetto al resto della nazionale. “Per me è importante la continuità nell’allenamento, mi trovo molto bene a Konnerud. Lì posso fare ciò che devo fare in tutta tranquillità e mi piace molto – ribadisce la norvegese –. Con un avvio di stagione ottimale e senza problemi, penso che quanto fatto possa funzionare molto bene. Ma siamo sempre alla ricerca di dettagli che possano renderlo ancora migliore”.

L’impressione è che il rendimento di Skistad possa andare a crescere ulteriormente, anche perché – va ricordato – l’avvicinamento alla scorsa stagione non era stato dei migliori, con un’operazione chirurgica all’addome che aveva rallentato in maniera importante la sua preparazione. Non bisogna dimenticarlo: in fondo quella di Skistad a Trondheim è stata solo la prima medaglia mondiale per lei. La prima di molte, si auspica.

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