Tra nove mesi la Val di Fiemme ospiterà le competizioni di sci di fondo delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Sulla dura pista di Lago di Tesero, saranno assegnate dodici medaglie, sei per genere: skiathlon, sprint a classico, individuale 10 km a skating, team sprint, staffetta e mass start 50 km a classico.
Pista molto tosta, se si considera che il dislivello complessivo della 50 km (in realtà saranno 48,486 km) sarà di 2034 metri, 8,50% in più della 50 km a classico di Oslo e addirittura 16% in più rispetto la 50 km a classico che assegnò i titoli iridati a Planica nel 2023.
L’anello da 3,3 km dello skating è quello più duro, con 149 metri di dislivello ad ogni giro da 3,4 km.
Tenendo conto anche di questo proviamo a immaginari quali sono i possibili protagonisti delle gare olimpiche, ovviamente senza dimenticare l’ipotesi di un ritorno alle gare degli atleti e delle atleti provenienti dalla Russia.
SECONDA PUNTATA: GARE MASCHILI
Il programma maschile si aprirà con lo skiathlon da 20 km, che si è svolto in Val di Fiemme nella passata stagione al Tour de Ski, anche se in quel caso solo sull’anello dello skating, quindi quello più duro. Eppure nessuno riuscì a fare selezione, con Klæbo che si impose nel finale, mettendosi alle sue spalle uno straordinario Federico Pellegrino.
Di fatto, nonostante il percorso ben più duro, quella gara anticipò quando poi visto a Trondheim, dove, Klæbo vinse nel finale su Nyenget e Amundsen, entrambi assenti nella gara disputata in Val di Fiemme poco meno di due mesi prima. Alla fine ai piedi del podio arrivarono Jenssen (terzo in Fiemme) e Pellegrino (secondo in Val di Fiemme).
Due però i fattori che potrebbero cambiare le cose. Il primo è Iivo Niskanen, che potrebbe tentare l’attacco nei 10 km a classico provando a fare selezione per poi tentare di reggere a skating. Ma il suo obiettivo alle Olimpiadi in Val di Fiemme è un altro, la 50 km a classico.
L’altro fattore è il possibile ritorno dei russi. In questo caso cambierebbero completamente le dinamiche di gara e difficilmente vedremmo un ampio gruppo di atleti a battagliare davanti fino alla fine. Ovviamente Bolshunov e compagni cercherebbero di mettere la gara su ritmi alti per tentare di attaccare e staccare Klæbo prima del finale. Certo, la distanza ridotta ad appena 20 km è un gran bel vantaggio per il campione norvegese, che resterebbe comunque favorito.
Insomma russi e norvegesi grandi favoriti, poi bisognerebbe fare attenzione al solito Vermeulen, al pericolosissimo Poromaa e ai francesi, mentre l’Italia potrebbe sognare con Pellegrino. Anche se in quel caso bisognerebbe anche vedere qualche scelta farà il valdostano, visto che lo skiathlon è in programma appena due giorni prima della sprint. Senza i russi sarebbe delittuoso non gareggiare, perché le possibilità di medaglie sarebbero altissime. Inoltre, ci sembra doveroso citare anche De Fabiani, che ha una grande tradizione nelle mass start a Lago di Tesero. Ovviamente ad oggi bisogna prima recuperarlo.
Due giorni dopo lo skiathlon sarà il ,turno della sprint a tecnica classica. Anche inutile dirlo, l’uomo da battere è Johannes Klæbo ed è davvero difficile immaginare qualcuno in grado di farlo scendere dal suo trono. L’avversario più pericoloso resta il suo compagno di squadra Valnes, ma c’è anche curiosità di scoprire quanti progressi farà ancora il gigante svedese Anger, su una pista tradizionalmente molto fortunata per gli svedesi. Da tenere d’occhio anche il finlandese Vuorinen, migliorato moltissimo nella passata stagione, mentre la Francia spera di ritrovare il miglior Jouve. Nel format sarebbe pericoloso anche il cinese Wang se dovesse ritrovarsi.
Da non dimenticare, in caso di ritorno dei russi, la competitività di Terentev, uno capace di battere Klæbo a Ruka nella stagione 2021/22. Ovviamente, è difficile oggi valutare bene a che punto possano essere gli eventuali progressi dell’allora giovanissimo russo. Attenzione andrebbe forse data anche al giovanissimo Korostelev, molto competitivo soprattutto in classico.
E l’Italia? Pellegrino ci proverà, soprattutto se dovesse cambiare il fnale di gara. Difficile, ovviamente, ma quando c’è di mezzo lui nulla è impossibile. Sul tracciato fiemmese una grande carta da medaglia potrebbe essere Simone Mocellini, ma in questo caso bisognerà prima di tutto vedere come starà il trentino.
Tre giorni dopo sarà in programma la 10 km a tecnica libera. Per l’Italia, la gara sarà importante soprattutto in ottica staffetta, per sciogliere gli ultimi dubbi. Difficile immaginare una medaglia, anche se il Graz del finale della passata stagione può ottenere un buon piazzamento.
Questa è forse la gara più complicata da pronosticare, il format in cui Klæbo potrebbe anche concedere qualcosa. Se c’è una gara in cui Amundsen può provare a ribaltare le gerarchie, è proprio questa. Sul duro tracciato fiemmese, poi, bisognerà fare anche grande attenzione a Krüger.
Le Svezia potrebbe giocarsi le solite carte Poromaa e Anger, mentre la Francia ha diversi fondisti che in questo format possono farsi valere. Ma sono da medaglia? Anche Moch potrebbe essere cliente scomodo, ma sembra difficile scalzare i norvegesi. Gli unici potrebbero essere come sempre i russi. In questo caso il grande favorito sarebbe Bolshunov, che in questo format potrebbe davvero regalarsi la medaglia d’oro. Con lui al via non si avrebbe un podio tutto norvegese che altrimenti sembra inevitabile.
Due giorni dopo sarà il turno della team sprint.
Scusate se siamo noiosi, ma ovviamente la nazione da battere sarebbe la Norvegia della probabile coppia Valnes e Klæbo. La Russia potrebbe anche provarci, ma difficile immaginarla davanti alla Norvegia. Essendo poi a skating, i russi potrebbero anche doversi guardare le spalle da altri. A skating, l’Italia può essere considerata la terza forza se Pellegrino, come immaginiamo, si presenterà in Val di Fiemme nella sua miglior condizione. Da vedere chi sarà schierato con lui. Barp sembrava il designato, ma il Graz di Trondheim non può essere escluso a priori. Senza dimenticare anche il potenziale del giovane Carollo e un De Fabiani già andato a medaglia ai Mondiali in questo format. Principali avversarie dell’Italia saranno la solita Francia, sempre competitiva in questa gara, ma soprattutto la Svezia con Anger che fa paura con qualsiasi compagno. Ovviamente altra squadra molto pericolosa è la Svizzera. Fosse in classico diremmo anche Finlandia.
La seconda settimana inizierà con la staffetta 4×7,5 km del mercoledì. Una gara inedita alle Olimpiadi, in quanto ogni frazione avrà 2,5 km in meno. A Trondheim si è visto quanto ciò possa incidere sull’andamento della gara, anche se si è pure visto quanto, pure su 4×7,5 km, una squadra forte può andare in fuga. Impossibile trovare una squadra diversa dalla Norvegia come favorita. Al di là dei quattro al via, impossibile immaginare che su 4×7,5 km, con Klæbo in ultima frazione, qualcuno possa riuscire ad avere la meglio sui norvegesi, a meno che non vi siano clamorosi errori con i materiali o la giornata particolarmente negativa di qualcuno.
Unica squadra in grado di giocarsela sarebbe ovviamente la Russia, che non a caso diede filo da torcere alla Norvegia ai Mondiali di Oberstdorf del 2021, quando Klæbo ebbe poi la meglio con un memorabile attacco su Bolshunov sull’ultima salita.
A Pechino, seppur in quota, fu invece la Russia a dominare e prendersi l’oro, anche se in un contesto particolare con il covid che aveva fatto capolino all’interno della squadra norvegese alla vigilia delle Olimpiadi.
L’impressione è che su 4×7,5 km le possibilità della Russia sarebbero minori, ma non avendo avuto confronti non possiamo esserne certi.
Con la Russia in gara, a questo punto si lotterebbe solo per il bronzo e, come si è visto a Trondheim, sarebbero tante le nazioni coinvolte, tra cui l’Italia. Svezia, Finlandia, Germania e Francia le altre quattro in grado di lottare per il podio. L’impressione è che recuperando Barp, con il Graz visto a Trondheim, l’Italia possa davvero avere grandi chance, soprattutto se potesse permettersi di riportare Pellegrino in quarta frazione. Oltre al possibile recupero di De Fabiani, che ovviamente farebbe la differenza, l’Italia guarderà con attenzione anche la crescita di Carollo e Ticcò, senza escludere altri. Il podio è possibile. L’impressione è che con questa distanza, siano un po’ svantaggiate nazioni come Francia e Germania, mentre con Niskanen in gara, la Finlandia potrebbe provare a fare la differenza, mentre la Svezia è l’altro grande pericolo per il podio. Difficile immaginare un altro miracolo della Svizzera, ma su 4×7,5 km tutto è possibile.
Infine la 50 km a classico, che per l’Italia avrà un significato speciale perché segnerà la chiusura della carriera internazionale di Federico Pellegrino. Il valdostano sarà motivatissimo e sicuro protagonista, come fu anche a Planica insieme a De Fabiani.
Forse, per una volta, il favorito per la vittoria finale potrebbe anche non essere norvegese o russo, perché in questa gara a fare la differenza potrebbe essere il finlandese Niskanen, all’ultima chance olimpica della carriera. Eppure, se dovessero esserci al via anche i russi, tutti vorrebbero un duello tra Klæbo e Bolshunov, una ripetizione di quanto visto nel 2021 a Oberstdorf, magari senza lo scontro finale e la vittoria data a tavolino al fortunato di turno destinato al bronzo. A parte Klæbo, poi, la Norvegia avrebbe altre carte da giocarsi, in particolare Nyenget, molto competitivo nel format e capace davvero di salire sul podio.
Da seguire come sempre anche lo svedese Poromaa. Gli altri sicuramente potranno essere nel gruppo di testa, ma è difficile immaginarli sul podio.
Di seguito ci divertiamo, e sottolineiamo che è puro divertimento, a fare qualche pronostico. Ovviamente da qui alle Olimpiadi passano 9 mesi, dove può accadere di tutto. Faremo qualcosa di più serio alla vigilia dei Giochi, quando sapremo anche chi ci sarà ed eventuale stato di forma.
PRONOSTICI (Con i russi)
Skiathlon
1° J. Klæbo
2ª A. Bolshunov
3ª H. Amundsen
Sprint
1° J. Klæbo
2° E. Valnes
3° E. Anger
Individuale 10 km TL
1° A. Bolshunov
2° S. Krüger
3° H. Amundsen
Team Sprint TL
1ª Norvegia
2ª Russia
3ª Italia
Staffetta 4×7.5 km
1ª Norvegia
2ª Russia
3ª Italia
Mass Start 50 km TC
1° J. Klæbo
2ª A. Bolshunov
3ª I. Niskanen
PROGRAMMA
Dom 08/02: Skiathlon 20 km (ore 12.30)
Mar 10/02: Sprint TC (Qual 9.15, finali 11.45)
Ven 13/02: Individuale 10 km TL (12.00)
Dom 15/02: Staffetta 4×7,5 km (12.00)
Mer 18/02: Team Sprint TL (Qual 9.45, finali 11.45)
Sab 21/02: Mass Start 50 km TC (11.00)