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In Abruzzo il sogno di una pista da skiroll si fa sempre più realtà: a Castel di Sangro le alte sfere della FISI per i sopralluoghi

Una giornata importantissima per le discipline FISI targate “Abruzzo” quella di mercoledì 14 maggio. In quel Castel di Sangro (AQ), infatti, è arrivata una delegazione federale di tutto prestigio con cui Flavio Roda, Presidente della Federazione Italiana Sport Invernali, ha risposto alla chiamata sportiva avanzata da Arturo Como, presidente dell’ASD Sci Club Alfedena e membro della Commissione Giovani Sci di Fondo federale. Questa visita infatti è legata al primissimo sopralluogo per la realizzazione di una pista federale skiroll, già proiettata a divenire un centro sportivo contenitivo di altre discipline. Un’intuizione illuminata partita proprio dal presidente Como, che sulle sue spalle porta tutta l’esperienza ma anche la lungimiranza di 25 anni nel mondo degli sci stretti tra i vari incarichi ricoperti in ambito sia locale che federale.
Nello specifico, sono giunti nell’importante centro turistico dell’alto vastese Michel Rainer, tecnico federale e chief of competition per Milano-Cortina 2026, Paolo Rivero, direttore tecnico del settore giovanile per lo sci di fondo azzurro, e Tommaso Tamburro, abruzzese di Barrea, coordinatore FISI per il fondo nel Centro Sud Italia e responsabile eventi prima fascia.

A fare gli onori di casa, nell’occasione di questo vertice, non poteva mancare il sindaco Angelo Caruso, nelle vesti anche di Presidente della Provincia dell’Aquila, a cui va dato il merito di aver avuto fiuto per il progetto, accolto senza esitazione di fronte alla proposta di Como: se oggi Castel di Sangro si può considerare un centro sportivamente avanzato e dotato, lo si deve all’attività politica del Caruso, sempre improntata alla realizzazione di impianti all’avanguardia, competitivi e dai risvolti economici, sociali e turistici apprezzabilissimi.

L’ispezione sul campo di questi giorni è stata preceduta, inoltre da alcuni sopralluoghi preliminari più ristretti, ma soprattutto da una recente call online a cui, fra gli altri, hanno preso parte la consigliera federale Bianca Zupi, unitamente all’altro federale e pluricampione mondiale Marco Albarello, al consigliere federale e Presidente di Commissione Fondo Nazionale Carlo Dal Pozzo e al presidente del Comitato Regionale Angelo Ciminelli, dai quali l’impegno profuso da Como ha ricevuto un grande plauso per il futuro dello sci di fondo e dello skiroll.

In un contesto come quello del Centro Sud Italia, dove le difficoltà di garantire innevamento durante i mesi invernali sono sempre più note, lo skiroll diventa fondamentale, sia come disciplina a sé stante, che per l’allenamento laddove non sia possibile praticare sci di fondo; una pista apposita garantisce così la sicurezza degli atleti, soprattutto giovanissimi, che non sarebbero più costretti a dover andare su strada.

Le parole del primo cittadino Caruso, che con il suo acume politico sta rendendo possibile l’opera, e i protagonisti di giornata, che con la loro esperienza sportiva permetteranno a questo progetto di essere fiorente e di avere il respiro nazionale e internazionale che merita, fanno comprende meglio la portata storica, sotto ogni punto di vista, di questa giornata.

Angelo Caruso: “Lavoriamo ad un circuito, ad una pista, a qualcosa che dovrà essere un teatro straordinario alle attività di skiroll, eventualmente ampliato ad un poligono. Si mira a creare un polo di eccellenza capace di ospitare eventi dall’impronta internazionale. Tutto da collocarsi nell’ambito contestuale delle infrastrutture sportive di cui già siamo dotati nell’area del fiume Sangro, un completamento della gamma esistente, magari aprendo a questa disciplina sportiva che, dal punto di vista dell’offerta impiantistica sarebbe primario per tutto il Centro Sud Italia. Una disciplina destinata a crescere e che cresce meglio e di più se accompagnata da adeguate strutture, diversamente la fruizione sarebbe ridotta e compromessa. La presenza dei tecnici federali, ci è indispensabile per elaborare una progettualità precisa e corrispondente alle esigenze atletiche.” Il sindaco racconta di non essere stato affatto spaventato dalla proposta di Arturo Como, tutt’altro: “Quando si ha la percezione che chi interloquisce dall’altro lato della scrivania è animato da passione, da una fede verso discipline che non sono legate a speculazioni, si comprende la piena autenticità del proponente. Arturo Como crede in una disciplina che può essere un po’ nuova nel nostro contesto. Chiaramente storicizzata perché legata allo sci di fondo, che è identitario per il nostro territorio. Lo sci di fondo da sempre ha dato onore all’Abruzzo, in particolare al nostro comprensorio. Tutto questo significa rispondere ad una chiamata che arriva da un cultore della materia, Arturo non è solo un appassionato della disciplina fondistica, ma è un esperto di un comparto sportivo che, per l’Alto Sangro rappresenta una risorsa e un riferimento unico.”

Paolo Rivero: “Sono contento che si è riusciti ad organizzare questo sopraluogo qui a Castel di Sangro. Tanto abbiamo ragionato, con Arturo Como, per la parte politica, curando molto anche la parte tecnica. Castel di Sangro è baricentrica come località rispetto a tutta quella che è l’attività dell’area nordica abruzzese e non solo. Un impianto di questo tipo può diventare, in primis, un supporto strategico fondamentale per tutti gli sci club dell’area. In questo modo si potrà fare promozione, reclutamento e si potrà allenare in sicurezza. Si aggiunga il vantaggio tecnico che, possiede l’utilizzo di una pista prima dell’arrivo delle stagioni invernali. La contrazione di queste stagioni porta ad affidarsi sempre più alla pratica dello skiroll per gli allenamenti. Sapere di avere località similari con molte strutture sportive concentrate nella stessa area e un sistema di accoglienza alberghiera e di foresteria capienti, rappresenta, per la federazione, un’opportunità ulteriore di spostare verso il Centro Sud Italia eventi e raduni. Difatti questa estate, saremo con la squadra junior under 20 in raduno a Castel di Sangro.”

Michel Rainer: “Basito e sorpreso positivamente dalla location, da un punto di vista morfologico si presta molto a progettare e costruire un’ottima pista skiroll. Attendiamo rilievi e piantine per poi disegnare una pista che rispecchi li standard qualitativi e tecnici che richiediamo, in questo momento, a livello nazionale ed internazionale. Noi ci spenderemo per fare al meglio, per garantire l’ottimale e il desiderato. All’amministrazione comunale la valutazione finale del tutto. I propositi sono tutti positivi, sono molto fiducioso, tutti ci metteremo subito al lavoro per portare avanti questo progetto.

Tommaso Tamburro: “L’attività quotidiana di allenamento ci porta alla presa coscienza che si ha bisogno di adeguamenti strutturali per un buon proseguo. Questo sarebbe di supporto al Comitato regionale, ad ogni società sportiva, agli atleti stessi e a tutto il Centro Sud Italia, che ad oggi ne è sprovvisto. La zona individuata per la realizzazione di questo polo sportivo ci permetterà di spostare l’asticella più in alto. Si punta ad un impianto cha sarà di supporto all’attività dell’avviamento e di allenamento per tutto il territorio nazionale. Con un impianto del genere il territorio acquisterà carati a dismisura. I numeri ne risentiranno positivamente, sarà più alto il livello dei partecipanti, migliori possibilità di allenamento che permetteranno competizioni ad armi pari con gli atleti del nord Italia. Tutti i settori sportivi nell’arco della storia hanno avuto un’evoluzione legata ad impiantisca e a logistica, questo implica approcci innovativi che non fanno restare indietro.”

Infine, ultimo ma non ultimo, non si possono non riprendere le dichiarazioni di Arturo Como che da uomo di sport con la S maiuscola sta lottando strenuamente per rendere il suo sogno una realtà concreta: la commozione del presidente, che a più riprese è apparsa sul suo volto in occasione della visita, racconta più di tutto la passione incontenibile che guida il suo operato: “Tutto è iniziato quasi per gioco con l’ASD Sci Club di Alfedena, da qui l’amore per il fondo che dura da un quarto di secolo. Perché siamo a Castel di Sangro e non ad Alfedena andrebbe chiesto, rispettivamente, al sindaco e al vicesindaco di Alfedena Luigi Milano e Paolo Monacelli, loro avranno sicuramente una risposta adeguata al riguardo. Io posso solo dire che il sindaco Caruso è l’unico che ha spalancato le porte dinnanzi a questa mia proposta, così come il comitato regionale nella persona del Presidente Angelo Ciminelli e la Federazione tutta. Tutti mi hanno dato supporto e fiducia mettendosi a disposizione, ognuno per le proprie competenze e per i propri ruoli. Sicuramente il risultato di anni di stretta collaborazione con tutti, ma sempre gesti importanti e non scontati. Una progettualità ampia ed omnicomprensiva che vi racconterò in più step, un progetto ambizioso voluto ed ideato da me. Oggi si è consumato uno dei primi e più passi più significativi che, mi portano a ringraziare fortemente il Presidente Ciminelli, il quale mi permette sempre di operare, il Presidente Roda, il Presidente Carlo Dal Pozzo che attentamente segue l’attività del centro sud Italia, il sindaco Caruso, i tecnici intervenuti e tutti quelli che ci sono stati sin dalle prime battute. Il mio impegno è l’unico modo per ripagare tutti in maniera adeguata. Questa mia idea progettuale risale a qualche anno fa; quando l’anno scorso il presidente Roda manifestò il suo desiderio di portare lo skiroll nelle comunità, mi sentii ancora più motivato e determinato. Non intendo desistere, i nostri ragazzi hanno bisogno di sicurezza e di fare sport. Lo sport toglie i ragazzi dalla strada, io desidero fare di più, auspico a togliere lo skiroll dalla strada e per metterlo, in sicurezza, su pista. Quanto emerso oggi, porta ad ipotizzare un progetto gioiello, che garantirà equità competitiva ai nostri ragazzi. Fino ad oggi piste skiroll nel Centro Sud Italia non ve ne sono e i miei ruoli federali, regionali e locali mi impongono una battaglia così giusta e importante. Amo questi luoghi e non tralascio di guardare a tutti benefici turistici, sociali e di visibilità che, per riflesso diretto giungeranno in questi contesti.”

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